Elezioni, la minoranza consigliare fa ricorso al Tar

Il Tar sarà chiamato ad esprimersi sulle elezioni comunali di Vigevano. Con un comunicato stampa controfirmato da tutti i capogruppo delle forze d’opposizione, la minoranza consigliare ha annunciato di aver depositato ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia per chiedere l’invalidazione delle recenti consultazioni elettorali che hanno incoronato Andrea Ceffa sindaco di Vigevano.

Motivo della richiesta le anomalie registrate in sede di spoglio, a partire dal ritrovamente di cinque schede timbrate in un altro seggio all’interno di una delle urne: «A seguito della notizia delle cinque “schede ballerine” ritrovate in una sezione durante le operazioni di scrutinio alle recenti elezioni comunali tenutesi in data 20 e 21 settembre 2020, abbiamo provveduto a presentare richiesta di accesso agli atti per verificare i verbali di tutte le sezioni cittadine – spiegano Furio Suvilla (Futuro e Civiltà), Alessio Bertucci (Pd), Luca Bellazzi (Polo Laico), Giuseppe Squillaci (La strada per Vigevano) e Silvia Baldina (M5S), firmatari del documento – dopo attento esame degli stessi verbali, sono emerse numerose e gravi irregolarità tali da non rendere possibile la ricostruzione della genuina volontà di voto dei cittadini vigevanesi che si sono recati alle urne, oltre all’evidenza di un probabile numero cospicuo di schede ballerine circolate nelle varie sezioni».

Elezioni Vigevano 2020 - voto 03

Le irregolarità riguarderebbero circa un terzo dei seggi totali: a non tornare sarebbe non tanto l’esito delle schede votate, quanto il numero di quelle vidimate e non votate, con alcuni errori, anche marchiani, commessi su tutti i livelli (un seggio, addirittura, avrebbe dichiarato erroneamente di non aver timbrato alcuna scheda). Circostanze tali, secondo l’opposizione, da dover ricorrere a vie ufficiali per avere maggiore chiarezza, non tanto sul responso delle urne quanto sulla trasparenza delle stesse: «Ritenendo necessario garantire il rispetto della legalità e dei principi della nostra Costituzione a tutela dell’espressione elettiva popolare – continuano i capogruppo – abbiamo deciso di procedere congiuntamente a depositare ricorso al Tar Lombardia affinché vengano invalidate le recenti consultazioni elettorali svolte nel nostro Comune». La prima udienza si svolgerà a dicembre: i tempi per avere un verdetto definitivo si aggirano attorno all’anno-anno e mezzo.

Alessio Facciolo

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