I A Vigevano i musei provano a reagire. Nella città ducale, che in questi giorni sta completando l’iter per candidarsi a Capitale della Cultura 2021, dopo una settimana di stop totale molti musei hanno cercato di riaprire i battenti ai visitatori, rispettando tutte le indicazioni fatte pervenire dai decreti governativi. I Musei Civici della città di Vigevano, vale a dire la Pinacoteca, il Museo della Calzatura, la Leonardiana e il Museo dell’Imprenditoria sono già aperti da martedì di questa settimana. A comunicarlo è il responsanbile Pierluigi Muggiati: «Abbiamo contingentato gli ingressi decidendo di non far entrare più di cinque persone per volta, ma i Musei sono aperti.
In questi giorni stiamo facendo sanificare tutto: una ditta si sta occupando di ripulire nel modo migliore ogni angolo, soprattutto le porte, le finestre, i punti “critici” sui quali le persone magari si appoggiano o passano, anche per abitudine, le mani
Il responsabile afferma che per la bella stagione sono sempre parecchie le visite programmate e prenotate: «Siamo certi che tra poco tutto tornerà nella norma ma, proprio perché ci aspetta una stagione ricca di eventi, ci stiamo organizzando perché tutto proceda nel modo migliore».
STOP ALLA MOSTRA
Il Museo del Tesoro del Duomo, invece, non aprirà. Non ancora, per lo meno. A dirlo è la dottoressa Nicoletta Sanna Nai, responsabile del Museo diocesano che racconta «abbiamo poco personale e sarebbe stato difficile, per noi, pensare all’apertura seppur con le visite contingentate: la carenza di personale ci rende impossibile gestire tutto in modo impeccabile in un momento così delicato». Tra l’altro proprio questo fine settimana si sarebbe dovuta aprire la mostra di Giuseppe Papetti, pittore di icone: «Sarà rimandata di una settimana – spiega Sanna – se non accade nulla, ovviamente. Attendiamo l’ok definitivo dagli organi competenti poi riprenderemo con le attività che caratterizzano il Museo del Tesoro del Duomo che è sempre più conosciuto ed apprezzato. L’8 marzo attendevamo numerosi visitatori da Brescia ma siamo stati costretti a rimandare tutto: è grande il nostro rammarico ma ovviamente non possiamo che rispettare le direttive ministeriali».
Alessio Facciolo, Isabella Giardini
