Raddoppio Milano-Mortara, primo passo dal Ministero

Per il raddoppio della Milano-Mortara si muove il Ministero. A quanto parrebbe, non è caduta nel vuoto la lettera inviata da Regione Lombardia nelle scorse settimane per spingere sulla realizzazione del doppio binario della linea che dalla Lomellina arriva fino al capoluogo: il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile ha accolto infatti la richiesta del Pirellone e, con una missiva di risposta, ha annunciato lo sblocco dell’iter per il raddoppio della Milano-Mortara, fermo dal 2006 per una prescrizione del Cipe che prevedeva l’interramento della ferrovia.

LA LETTERA DEL MINISTERO Il Ministero ha infatti scritto una lettera a Rfi in cui chiede alla società statale di procedere con la revisione progettuale prevedendo il raddoppio in superficie, per il quale c’è l’assenso dei Comuni coinvolti. «La lettera del Ministero, firmata dal direttore generale – spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi – accoglie la nostra richiesta di sbloccare la situazione dando mandato a Rfi di procedere speditamente con la revisione del progetto e di concordare con gli Enti locali le migliori soluzioni progettuali. Si tratta di un risultato significativo per il quale la Regione si era mossa da tempo, in accordo con i Comuni della tratta che nei mesi scorsi avevano approvato deliberazioni ad hoc nei rispettivi Consigli comunali. Deliberazioni che nel marzo scorso avevamo allegato a una lettera inviata al Ministero».

TEMPI D’ATTESA Per vedere il cantiere aprirsi in terra lomellina, comunque, ci sarà da aspettare ancora un po’: la richiesta del Ministero a Rfi conferma che la prima fase dell’intervento, quella del raddoppio Albairate-Abbiategrasso già in programma, è stata inserita nel Pnrr, con conseguente scadenza per la realizzazione al 2026. Dopo dovrà però toccare anche al tratto che dall’abbiatense si spinge fino a Mortara, toccando le stazioni di Vigevano e Parona: l’indicazione da Roma a Rfi è quella di procedere speditamente con una project review, dato che l’interramento della linea come da prescrizione Cipe del 2006 «non risulta essere percorribile», come si legge nella lettera ministeriale. «Il raddoppio della Milano-Mortara – prosegue l’assessore Terzi – è strategico per il servizio ferroviario regionale e ora confidiamo che non sussistano più ostacoli formali alla progettazione e alla realizzazione dell’opera. Il nostro impegno non finisce qui: continueremo a seguire da vicino gli sviluppi della vicenda e assicureremo agli Enti locali il nostro supporto nell’interlocuzione con Rfi».

la stazione di Mortara

LA SODDISFAZIONE DI SINDACO E PENDOLARI A esultare per l’impegno formale dei “piani alti” è il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, che rivendica anche l’impegno preso dai comuni della tratta a fare fronte comune per ottenere il doppio binario: «Un passaggio importante – spiega infatti il primo cittadino – nato anche grazie alla decisione presa l’anno scorso dai Comuni maggiormente interessati dal raddoppio Abbiategrasso, Vigevano, Parona Lomellina, Mortara, che hanno deliberato in consiglio comunale la volontà di rivedere il vecchio progetto del 2006 che prevedeva l’interramento, soluzione non più percorribile». Soddisfazione arriva anche dal comitato pendolari Mimoal, che ritiene non ci sia però tempo da perdere: «Diventa importantissimo non sprecare questa occasione e grande sarà la responsabilità di Rfi e degli enti locali nel cogliere e tradurre, bene e celermente, la sollecitazione ministeriale. Abbiategrasso, Vigevano, Parona e Mortara devono essere lungimiranti e pragmatici nel rapportarsi con Rfi per individuare le soluzioni migliori per i rispettivi attraversamenti urbani». «Un segnale che si fa sul serio – proseguono da Mimoal – sarebbe partire con il tratto sud Mortara-Parona in contemporanea con il tratto nord. Da oggi stesso si deve lavorare tutti alacremente, ognuno per la parte di competenza, per realizzare un’opera che porterà oltre a un miglioramento dei collegamenti tra Milano e la Lomellina anche benefici per l’ambiente e benessere economico». Senza dimenticare gli altri problemi della tratta: «Servirà un decennio per progettare e realizzare il raddoppio completo, nel frattempo bisognerà affrontare l’altra grande questione che è l’introduzione, il prima possibile, di nuovo materiale rotabile».

Alessio Facciolo

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