Vigevano, concluso l’ultimo tratto del Ponte sul Ticino

La tabella di marcia è stata ampiamente rispettata. Nella giornata di martedì è stato portato il calcestruzzo necessario per il completamento dell’ultimo tratto del nuovo ponte sul Ticino. Quello che ha congiunto le due parti mancanti del viadotto. «Quei famosi 25 metri che sono rimasti in sospeso per tanti anni sono stati conclusi – afferma Paolo Iozzi, consigliere comunale con delega alle infrastrutture – però questo rappresenta solo un punto di arrivo. Adesso ci stiamo adoperando per lavorare con Anas per recuperare le risorse aggiuntive che consentiranno alla Provincia di concludere anche il discorso delle due rampe d’accesso».

Ora mancano due step da superare e da affrontare. La viabilità d’accesso al viadotto e la strada che conduce a Malpensa.

LE RAMPE D’ACCESSO In merito alle due rampe che portano al Ponte, la prima in entrata da Vigevano e l’altra passante da Ozzero e Abbiategrasso, il consigliere Iozzi ha reso noto che la situazione debba ancora sbloccarsi. «Si sta cercando di operare sull’ordinaria amministrazione – prosegue – certo le elezioni in programma il 25 settembre non aiutano dal punto di vista della velocizzazione. Ad oggi non vedo ancora dei risultati, ma mi auguro che a partire dal 26 settembre si possano registrare dei cambiamenti. Magari anche con l’entrata in gioco dei politici del nostro territorio. Adesso è difficile fare previsioni ma il mio auspicio consiste che la Provincia possa preparare la parte burocratica richiesta entro la fine del mese di dicembre».

GLI ULTIMI LAVORI L’obiettivo ora è cambiato. «Se per la prossima estate dovessimo avere tutto pronto – conclude Iozzi – sarebbe cosa buona e giusta. Mancano i marciapiedi, guard-rail, asfalto e verniciatura. Posso comunque affermare che il grosso del lavoro è stato portato a termine, adesso altro da fare se non sistemare gli ultimi dettagli. La promessa di completare l’asse viario con l’ultima gettata di calcestruzzo entro la fine di agosto è stata mantenuta. Anzi addirittura è stato fatto con un giorno d’anticipo». A distanza da quasi 13 anni dal via, l’opera è pronta per essere completata.

Elena Lucchini

L’INTERVENTO DI LUCCHINI Della questione si era occupata anche la deputata Elena Lucchini, capogruppo della Lega alla VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, che all’inizio di agosto è stata la prima firmataria dell’ordine del giorno al decreto infrastrutture con cui è stato chiesto al Governo uno stanziamento aggiuntivo per l’opera. In seguito a un’interrogazione della deputata vogherese, il viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli ha riferito in sede di Commissione VIII che sarebbero state avviate specifiche interlocuzioni con Regione Lombardia per verificare la possibilità di reperire le risorse nell’ambito dei fondi di sviluppo e coesione, sottolineando che la questione è oggetto di particolare attenzione da parte del Ministero. Con le risorse mancanti sarà possibile procedere con gli interventi programmati. In questo caso il completamento opere accessorie per quanto riguarda il ponte vero e proprio e la viabilità d’accesso.

Edoardo Varese

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