Monta la polemica per i crolli allo stadio. Si è alzato un polverone (letteralmente) attorno a quanto avvenuto nelle scorse settimane allo stadio Dante Merlo, dove forse a causa di alcune infiltrazioni d’acqua è crollato il soffitto di uno degli spogliatoi usati dal settore calcistico (quello riservato alla squadra ospite).
Il danno risalirebbe a inizio agosto ed è stato scoperto la scorsa settimana, con la ripartenza dell’attività sportiva: il crollo ha riguardato il controsoffitto di un locale, ora dichiarato inagibile, posto sotto la gradinata principale, ed è già stato oggetto di rilievi da parte dei tecnici del Comune, che nei prossimi giorni valuteranno lo stato anche della palestra della scherma, al piano superiore.
Al di là dei problemi logistici (il Vigevano 1921, squadra attualmente ospite dello stadio, userà eventualmente gli spogliatoi dell’atletica) l’episodio ha puntato i riflettori sulla manutenzione dell’impianto di viale Montegrappa. L’amministrazione guidata da Andrea Ceffa ha annunciato lavori di rifacimento sia allo spogliatoio inagibile sia ad altri settori che potrebbero versare in situazioni simili, ma la minoranza è sul piede di guerra. Le forze d’opposizione denunciano la mancata pianificazione degli stessi, Furio Suvilla, capogruppo di Vigevano Futura, ha dichiarato di voler portare in consiglio un’interrogazione per chiedere quanti e quali controlli siano stati fatti, con un’ulteriore richiesta di investimenti per il mantenimento delle strutture sportive cittadine.
Inaugurato nel 1935, il Dante Merlo è da allora la casa del Vigevano Calcio, ma non solo: tanti sono i grandi eventi di atletica che ha ospitato, come la prima diretta televisiva di una riunione di atletica trasmessa dalla Rai nel 1955. Il manto della pista è stato rinnovato quattro volte, nel 1961, nel 1990, nel 2005 e per l’ultima volta nel 2016, in occasione dei campionati nazionali di staffetta alla cui organizzazione aveva contribuito l’Atletica Vigevano.
Af
