Aiutateci e sopravvivere è l’appello che il presidente e il consiglio direttivo della Croce Rossa mortarese lancia al territorio. Una decina di giorni fa i volontari hanno dovuto approvare l’ennesimo bilancio in perdita e questa situazione perdura da tre anni. Troppo tanto che il futuro non è certo roseo. «La situazione economica del nostro Comitato non è buoina – afferma Umberto Fosterni, presidente CRI Mortara – nonostante il grande lavoro dei dipendenti e volontari attivi che ringrazio. Prima abbiamo perso una parte del nostro fatturato (circa 120 mila euro) quando i viaggi ASST sono passati ad una cooperativa. Poi è arrivato il Covid che, nel solo 2020, ci ha costretto a spendere 92 mila euro di Dpi (mascherine, tute speciali, calzari) necessari per garantire la sicurezza di dipendenti e volontari per poter rispondere alle esigenze del territorio.
GLI SFORZI «Anche in quel buio periodo non abbiamo abbassato la guardia, abbiamo continuato a lavorare stringendo i denti, nonostante l’immenso pericolo. Ma ad un costo economico altissimo. Abbiamo ripreso i servizi per gli ospedali, ma la loro remunerazione è bassa, in grado, a malapena, a coprire il costo di un dipendente. E spesso ce ne sono due. I volontari attivi sono sempre meno, si va in pensione sempre più tardi. E gran parte die servizi sono la mattina in settimana quando la gente lavora e i giovani sono a scuola. Il servizio AREU 118 ci rimborsa solo una parte delle spese dei dipendenti (8 su 12). Sono tre anni che chiudiamo i bilanci in perdita da 50 a 32 mila euro l’anno. Così non possiamo più andare avanti».
GLI INTERVENTI Il Comitato nel 2022 ha svolto 7730 viaggi fra unità mobile di soccorso, 118, rianimazioni, viaggi in doblò o auto e 3.043 fino al 31 maggio 2023. Contrariamente a quanti molti pensano, i 13 dipendenti sono pagati totalmente dal Comitato, come qualsiasi spesa. Roma non dà nulla. Ogni sede CRI è autonoma e deve vivere della propria attività. «In tre anni – prosegue Umberto Fosterni a nome dell’intero Consiglio direttivo – abbiamo perso oltre 110 mila euro e non possiamo proseguire così. Se non si pone rimedio ci saranno problemi a pagare gli stipendi. Abbiamo limato ogni costo, ma oltre non si può andare. Per questo lancio l’appello a tutti…. Salviamo la Croce Rossa mortarese! E’ interesse delle istituzioni, Comuni, aziende e cittadini avere una sede in città. Noi svolgiamo servizio 118, servizi dialisi e tra ospedali, viaggi di privati (visite e dimissioni) che se non potessimo più svolgere verrebbe qualcuno da fuori con costi maggiori e tempi allungati».

IL BILANCIO «Anche la distribuzione viveri a oltre 650 persone dovrebbe essere a carico di altri, dei Comuni e principalmente su quello di Mortara. Abbiamo almeno 13 mila euro di viaggi non pagati (esattamente 13.543 euro), ma noi dobbiamo metterci il costo del carburante e del dipendente con una perdita aggiuntiva consistente. Come ritardi nei pagamenti. E’ nell’interesse di tutti aiutarci». In totale il bilancio 2022 ha registrato entrate per 741 mila (2.030 euro al giorno) e uscite per 772 mila (2.115 euro al giorno) con un disavanzo di 31 mila euro nel solo 2022. Situazione simile nel 2021, mentre ancora peggio nel 2020. E anche per l’anno in corso la prospettiva è di una ulteriore perdita. «Siamo stati definiti eroi durante la pandemia e non lo eravamo, abbiamo aiutato chiunque – conclude Umberto Fosterni – ora abbiamo noi bisogno di tutti voi per poter sopravvivere e continuare a fornire, onorevolmente, un servizio alla nostra popolazione. Aiutateci a superare queste difficoltà».
Giorgio Giuliani



