Home Cultura e tempo libero Giorno della Memoria, gli appuntamenti a Vigevano e Mortara

Giorno della Memoria, gli appuntamenti a Vigevano e Mortara

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Spettacoli teatrali, convegni ed eventi online per non dimenticare l’orrore dell’Olocausto. Sono tanti gli eventi con i quali Vigevano si prepara a commemorare degnamente il Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale che ogni 27 gennaio celebra il ricordo delle vittime degli eccidi nazisti nei campi di concentramento: una rassegna, organizzata sotto il cappello di Rete Cultura con il nome “Il rumore della Memoria”, che vedrà la partecipazione di numerose associazioni e realtà del territorio.

A cura dell’Aned (Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti) di Pavia sarà il primo appuntamento, che si svolgerà online sulle pagine Facebook della Biblioteca civica e di Rete Cultura Vigevano: qui, alle ore 18 del 27 gennaio, saranno trasmessi due video d’approfondimento su Auschwitz, campo di concentramento polacco divenuto luogo simbolo degli stermini nazisti. Nel primo, “Novità su Auschwitz?”, si cercherà di tracciare un identikit di alcuni dei deportati e su come è stata tramandata la loro memoria, in particolar modo per le persone provenienti dalla provincia di Pavia: ebrei, certamente, ma anche “politici”, cioè internati per la loro attività nella Resistenza. Il secondo filmato, “Documenti a confronto”, presenterà due testimonianze che descrivono lo stesso momento: l’arrivo di un convoglio di ebrei ad Auschwitz nel 1944. La fonte nazista è costituita da un dossier di 200 foto scattate dalle SS del campo per documentare il loro zelo nelle operazioni di sterminio. L’altro documento è stato creato clandestinamente, a rischio della propria vita, da un anonimo artista rinchiuso nel campo. Nei primi disegni presentati viene descritto l’arrivo di un convoglio. «Abbiamo dunque due fonti, una creata dai persecutori per documentare la loro capacità di gestire la soluzione finale, e una creata da una vittima che, non sapendo se sarebbe uscita viva dal campo, aveva documentato il tragico evento, forse con la speranza che le future generazioni potessero ritrovare il taccuino di disegni e meditare su quel che era stato – spiegano da Aned – agli spettatori del video il compito di trovare le incongruenze e le falsità e di riflettere sui documenti».

Sempre giovedì 27, ma alle ore 21, all’auditorium San Dionigi, Caterina Cotta Ramusino e Laura Pasquino, docenti del Liceo Cairoli di Vigevano, racconteranno la razzia del Ghetto di Roma, durante il quale alle prime luce dell’alba del 16 ottobre 1943 più di 1000 ebrei vennero strappati con la forza dalle loro case e deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, da cui pochissimi fecero ritorno, nonostante l’ingente quantitativo d’oro versato ai nazisti per avere salva la vita. Nel corso di questo incontro (organizzato dall’associazione Genti Lucane) la professoressa Cotta Ramusino ripercorrerà, sulla scorta di documenti, memoriali e testimonianze storiche, le fasi che precedettero l’irruzione delle SS nel ghetto di Roma, descrivendo l’operazione di saccheggio e di rastrellamento messa in atto dai nazisti. Invece la professoressa Pasquino spiegherà il significato rituale degli oggetti di culto che costituirono una cospicua parte del materiale indebitamente asportato dai tedeschi.

Venerdì 28 gennaio, alla sala Franzoso della biblioteca Mastronardi, alle ore 18 si terrà il reading tratto da “Rapporto su Auschwitz” di Primo Levi e Leonardo De Benedetti (a cura di Unitre) con Mariateresa Bocca, dal titolo “Il cibo diventa sogno”: «Sognare il cibo era un modo di impossessarsi del tempo, di ricordare i momenti conviviali e recuperare quella identità che la follia nazista voleva distruggere – spiegano gli organizzatori – significava riappropriarsi di una realtà negata e credere possibile un futuro dove ritrovare la propria umanità e dignità». Un’altra lettura teatrale si svolgerà sabato 29 alle ore 17, alla sala dell’Affresco quando, con la regia di Salvatore Poleo, sarà fatto un focus sulle donne recluse a Ravensbruck. Domenica 30, alle 16.30, la compagnia teatrale Il Grillo in Cavallerizza porterà in scena “La luce della Memoria”, toccante spettacolo ambientato in una baracca di un campo di sterminio dove i giovani prigionieri, udendo l’arrivo di un nuovo convoglio con lo stridio dei freni di un treno, l’abbaiare dei cani e gli ordini secchi dei nazisti, riflettono sulla loro condizione, sugli amici spariti, sulla crudeltà che li annienta solo per il loro essere ebrei. La chiusura sarà affidata alle struggenti note di violino di Baraban, che sempre domenica 30, alle ore 17 a San Dionigi, in un concerto riprodurrà le melodie suonate dai musicisti reclusi nei capi di concentramento.

A Mortara, venerdì 28 gennaio alle ore 16.30 alla Sala Rotonda della biblioteca civica “F. Pezza”, in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, l’Anpi Mortara ha organizzato una conferenza pubblica su “Lo sterminio di rom e sinti”. Intervengono Dijana Pavlovic, attrice e attivista serba di etnia rom portavoce del Movimento “Kethane rom e sinti per l’Italia” e Paolo Cagna Ninchi, presidente dell’associazione Upre Roma. Il dibattito, introdotto dal presidente dell’Anpi locale, Massimiliano Farrell, non tratterà soltanto il tema del Porrajmos, il genocidio di rom e sinti, ma anche di come è nato l’odio e si sono sviluppate le discriminazioni nei confronti delle comunità rom e sinta nel corso dei secoli, del contesto politico e sociale che portò al loro sterminio sistematico da parte del regime nazista, del ruolo determinante che ebbe anche il regime fascista nello sterminio, le ripercussioni, i luoghi comuni e gli stereotipi che ancora oggi discriminano questa minoranza etnica.

Alessio Facciolo

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