Si è tenuto domenica 6 febbraio l’incontro, nell’aula Pianzola del Seminario, sul tema della sinodalità, promosso dal Vescovo Maurizio, con i rappresentanti delle confessioni religiose presenti nella Diocesi di Vigevano. Il meeting ha visto partecipare Padre Edward Ottoboni della Chiesa Protestante Riverchurch accompagnato dal diacono Dino Favaretto, Padre Cristian Vasile della Chiesa Ortodossa Romena, Padre Sergio Mainoldi del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli con alcuni laici e Amar Abdelraouf, Imam della comunità islamica di Vigevano, con Ibrahim Hussein – portavoce e vicepresidente dell’associazione islamica “IL MEDINA” -, oltre a Sua Eccellenza il Vescovo Maurizio Gervasoni, Mons. Mario Tarantola e Anna Maria Bellazzi, Referenti Diocesani per il Sinodo e Maria Luisa Zini, membro dell’Equipe Diocesana per Sinodo.
CONOSCENZA RECIPROCA Un primo momento di sinodalità è consistito nella conoscenza reciproca e nella presentazione da parte dei presenti delle caratteristiche principali delle proprie realtà. Sua Eccellenza il Vescovo Maurizio e Mons. Mario Tarantola hanno presentato l’iniziativa del Sinodo con gli obiettivi generali voluti da Papa Francesco e le modalità con cui all’interno della Diocesi si stanno realizzando, dapprima incontrando i “vicini” – battezzati e operatori nelle parrocchie – in fase successiva interpellando i “lontani”, coloro che in qualche modo si sono allontanati dalla Chiesa, i non credenti, i poveri e i senza voce. L’incontro con le confessioni religiose diventa fase preziosa per la Diocesi, per promuovere l’amicizia e la collaborazione ecumenica.
CONDIVISIONE Ogni confessione religiosa ha condiviso la percezione sulla chiesa cattolica e sul cammino che sta facendo in tema di sinodalità. Inoltre, i rappresentati religiosi hanno ringraziato la nostra diocesi per la considerazione che ha di loro. I nostri fratelli hanno sottolineato i temi comuni della carità, della misericordia e della costruzione della pace – argomento molto caro a Papa Francesco. Insieme abbiamo concordato che per raggiungere questi traguardi dobbiamo sentirci tutti coinvolti, ogni laico di ogni comunità, indipendentemente dalla propria fede. Si sono messi tutti a disposizione con entusiasmo per proseguire il dialogo e collaborare per costruire insieme la sinodalità promuovendo, inoltre, l’ecologia delle relazioni, dei rapporti umani ed educare alla fraternità.
I fratelli della confessioni religiose sentiranno i propri aderenti su questi temi che abbiamo condiviso e in un prossimo incontro si metteranno in comune i pensieri e le proposte delle proprie “basi”. Il momento sinodale della nostra chiesa è così diventato movimento sinodale con i nostri fratelli di fedi diverse.
Anna Maria Bellazzi
Referente diocesano
