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Osservatorio 19-02 / Il “polso” della gente

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Mario Draghi

Non si può certamente dare una lettura prettamente “politica” al nuovo governo “Draghi”, in quanto di “politico” nel tradizionale significato del termine, ha ben poco.

Preferiamo leggerlo in una dimensione sociale, certamente con la sua autorevolezza, in questo particolare “momento” di “disorientamento”, nel quale si pongono diverse speranze

Lo stesso Draghi, secondo noi, è consapevole che una maggioranza così ampia di consensi non lo giustifica a dormire sonni tranquilli, in quanto la sua intelligenza lo porterà a interpretare il vero significato di questi consensi e soprattutto come gestirli.

Coronavirus vaccinazione Vigevano copia
le prime vaccinazioni all’ospedale di Vigevano

In Italia siamo sempre stati abituati ai cosiddetti “governi di emergenza”, ma l’emergenza che è chiamato ad affrontare il nuovo governo è certamente diverse da quelle solite, quando nascevano in seguito a trattative o come ultima spiaggia per non rischiare di andare tutti a casa. L’emergenza sul tavolo di Draghi, lo sappiamo, è diversa, e fa rima anche con “urgenza”.

Indubbiamente l’urgenza “covid” e qui il primo punto da affrontare dovrà indubbiamente essere quello dei vaccini. Non basta fare campagne di prenotazione, i vaccini bisogna averli!

Ma, se ci è consentito, vorremmo ricordare a Draghi, anche le cosiddette “fratture” di cui aveva parlato qualche settimana fa il Presidente dei Vescovi italiani, Cardinale Bassetti, e delle quali avevamo già parlato in un nostro recente “Osservatorio”.

Le fratture di carattere sociale, valoriale, sanitario, con lo sguardo naturalmente su quelle “economiche, non semplicemente per il pil o avere i conti in regola in Europa, ma con la quotidianità di una vita alle prese con il posto di lavoro, l’educazione dei figli, la incombenze che ogni famiglia trova sul suo tavolo ogni mattina

Ecco, Draghi, secondo noi, non dovrebbe leggere semplicemente i “pizzini” che sicuramente ogni partito metterà ogni mattina sul suo tavolo, ma le “liste spese” della gente, i conti delle bollette e gli affitti da pagare.

Naturalmente non vogliamo consigliare niente al nuovo Presidente del Consiglio, certi della sua intelligenza e capacità di vedere le cose, ma a volte, quando si hanno taciti consensi, di facciata, c’è il rischio di non vedere la realtà che ci sta dietro, che non è sempre un “applauso scontato”, ma spesso è fatta di domande e testimonianze vere.

Per questo, caro Presidente Draghi, lasci parlare tutti, ma ascolti soprattutto la gente, che sarà pure un po’ inesperta di architetture economiche, ma offre il vero “polso” della vita

Dep

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