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Denatalità / Quali sono le politiche dei comuni in Lomellina?

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Lomellina

Quali sono le ricette messe in campo dalle amministrazioni comunali della Lomellina per contrastare la denatalità e l’inverno demografico? In alcuni municipi sono presenti kit box per i nuovi nati, agevolazioni per i genitori, sconti in farmacia, parcheggi dedicati alle neomamme, ma non sembra che il tema sia percepito come centrale dagli amministratori locali (a cura di Ig, Ab, Md).

1 Vigevano, il Comune in campo con la Fondazione

Vigevano, vista del centro storico

Denatalità: un problema sociale, ma non solo. Allarga l’orizzonte nella sua riflessione il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa: «Le politiche, le iniziative che stiamo mettendo in campo per la natalità, nel nostro piccolo sono state quelle di aver dato l’avvio al bonus bebè, a un progetto per poter regalare un kit contenente pannolini ed altri oggetti utili per non pesare sul bilancio della famiglia. Si tratta di un progetto realizzato grazie all’aiuto dei commercianti e della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Tuttavia oltre a tutto questo occorre avere la certezza di poter mantenere i servizi fondamentali senza gravare troppo sulle entrate della famiglia».

UNDER E sul tema giovani coppie cosa sta facendo il comune? «Oltre al baby box servono azioni più mirate: si potrebbe pensare a lavorare per creare delle facilitazioni per gli affitti, o creare mutui agevolati, ma si tratta di agevolazioni che delle quali si dovrebbe occupare lo Stato». Infine, ma non ultimo, secondo il sindaco di Vigevano, «l’andamento demografico di questi anni non fa pensare a un futuro roseo, abbiamo lottato per mantenere il punto nascite: non è facile. E’ tutto preoccupante perché la realtà ci fa capire che non stiamo costruendo il nostro futuro, o meglio, cresce l’immigrazione e il numero di bimbi stranieri così non avviene per quelli italiani: per i motivi che si conoscono, ma ai quali occorre trovare una soluzione».

2 Mortara, Gerosa: «Abbiamo un’agenda contro l’esodo»

Mortara dall’alto

Se il commento del sindaco della città ducale, Andrea Ceffa, in tema di denatalità, lascia poco spazio alle speranze, anche quello del primo cittadino di Mortara, Ettore Gerosa, non è da meno. Secondo Gerosa «le politiche del comune di Mortara prendono avvio dall’agenda del contro esodo che dovrebbe permetterci di non “perdere” popolazione nel territorio. Credo nella possibilità, nella necessità, soprattutto, di creare lavoro, di creare lavoro “nuovo” per far sì che le coppie siano invogliate a creare una famiglia, ad arricchirla con dei figli: capisco però che il momento è difficile».

SENZA INIZIATIVE Per le giovani coppie il comune di Mortara punta l’attenzione sulle nuove realtà produttive, ma «per adesso ci sono poche speranze, anche se noi non vogliamo abbassare la testa». Sul versante “andamento demografico” Gerosa dice che «non può non essere rapportato a quello degli extracomunitari: lì ci sono più figli, inutile negarlo, del resto lo si vede. Gli abitanti del comune di Mortara al 31 dicembre 2022 erano 15.480. Oltretutto non c’è più il “Punto nascite” da almeno trent’anni e la realtà esterna è quella che tutti noi vediamo: i figli costano e costano ancora di più oggigiorno, perché tutto è aumentato, occorre una strategia politico-economica capace di scardinare tutto quello che finora ha fatto virare la lancetta verso il segno meno, se stiamo parlando di nascite ci deve essere una “rinascita”, io, noi, la mia comunità non abbassa la guardia».

3 Gambolò, dopo quota 10mila un lento declino

Il comune che in Lomellina nel corso degli anni ha visto crescere di più la popolazione sta perdendo abitanti da qualche tempo. Gambolò, dopo il boom di inizio anni Duemila, è sceso di nuovo sotto i 10mila abitanti, ma il sindaco Antonio Costantino sta correndo ai ripari.

SCARSA ATTRATTIVA «Abbiamo intrapreso un percorso – dice – che prevede il potenziamento dei servizi offerti a partire dal centro di aggregazione per ragazzi in piazza Bellazzi, che negli ultimi anni è stato sempre più frequentato dai giovani». Ma non è l’unica politica che sta mettendo in campo il comune di Gambolò. Continua, infatti, il sindaco: «Stiamo cercando nelle pieghe del bilancio se in qualche modo riusciamo ad abbassare il costo degli oneri per incrementare l’arrivo di nuovi abitanti. Lo scopo è quello di intervenire per attirare nuove famiglie, magari giovani con dei figli, nel territorio comunale». Dove invece sembra non esserci margine di manovra è il tessuto economico e industriale. «A suo tempo – continua Costantino – in merito all’arrivo di fabbriche e attività commerciali c’è stata un’analisi ad hoc e risulta che siamo chiusi dal triangolo composto da Vigevano, Mortara e Garlasco. Paghiamo in un certo senso la posizione geografica, ma anche l’assenza di collegamenti. Questo in un certo senso limita l’arrivo di nuove attività commerciali e l’amministrazione comunale non può farci molto».

4 Garlasco, qui le nascite sono in aumento nel 2022

Il municipio di Garlasco

Politiche a sostegno dei nuovi nati e delle famiglie che anche a Garlasco sono state da tempo attivate e che hanno come obiettivo quello di sostenere i nuclei familiari, specie se si tratta di giovani coppie. La natalità è in aumento in città. I nuovi nati sono passati dai 49 del 2020 ai 64 del 2022. «Con la farmacia comunale – spiega l’assessore ai Servizi sociali Teresa Dallera – c’è una convenzione con sconto del 20% sui prodotti su catalogo disponibili per tutte le famiglie di Garlasco indipendentemente dalla fascia di reddito. Inoltre viene fornito gratuitamente un kit nuovi nati».

ASSISTENZA E FORMAZIONE In aggiunta il municipio offre servizi di asilo nido e parascolastici di pre e doposcuola per genitori lavoratori. «Abbiamo attivato un particolare intervento – prosegue la componente della giunta di piazza della Repubblica – per soggetti con disagio socio-economico: farmaci gratuiti e noleggio attrezzature e dispositivi medicali in base a una soglia minima di reddito. Ci sono poi anche 11 stalli rosa, parcheggi dedicati alle neo mamme con prole sino al secondo anno di età». Sempre per quanto riguarda la fascia dell’infanzia Garlasco offre il programma “Educazione e scuole”: informazione nelle scuole primaria e secondaria con 5 incontri a tema (alimentazione, salute e sport, diabete, dipendenze, stupefacenti). «Le famiglie in difficoltà – conclude Dallera – vengono sostenute con aiuti statali, regionali e locali o semplicemente per consulenza e orientamento. Nel 2022 circa 450 famiglie sono state accolte con aiuti statali, regionali e locali o semplicemente per consulenza e orientamento».

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