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Green pass, da venerdì obbligatorio anche sul posto di lavoro

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La Certificazione verde Covid-19

Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati da venerdì 15 ottobre. È questo il contenuto dei Dpcm firmati dal presidente del Consiglio Mario Draghi martedì, nei quali si ribadisce che quanti saranno sprovvisti della certificazione verde non potranno più accedere al posto di lavoro. Nel primo decreto si sottolinea come i soggetti sprovvisti di Green pass dovranno essere allontanati e ogni giorno di mancato servizio presso l’azienda verrà considerato come un’assenza ingiustificata includendo anche gli eventuali giorni festivi o non lavorativi, anche se questo non comporta il licenziamento.

CHI VERIFICA A capo dei controlli nelle aziende e nella pubblica amministrazione vi saranno i datori di lavoro e i dirigenti, i quali potranno verificare la validità delle certificazioni attraverso l’applicazione gratuita Verifica C-19. Questo compito potrà essere delegato anche a personale specifico. Il controllo dei lavoratori potrà avvenire all’accesso, evitando ritardi durante l’ingresso in azienda, oppure su un campione quotidiano di personale in servizio non inferiore al 20%. In questo caso sarà obbligatorio assicurare la rotazione dei lavoratori per controllare a turno tutto il personale.

05 COR Green Pass

AUTOMAZIONE Il secondo decreto firmato da Draghi, su proposta del ministro dell’innovazione tecnologica Vittorio Colao e del ministro della salute Roberto Speranza, contiene anche l’introduzione di strumenti informatici. Attraverso queste applicazioni e piattaforme si potrà velocizzare il controllo, sfruttando i tradizionali meccanismi di registrazione delle presenze giornaliere e sulla falsariga di quanto avviene a scuola e in università incrociando i database di NoiPA e Inps. Si prevede anche una maggiore flessibilità negli orari di ingresso e di uscita, per non avere assembramenti.

A CASA Tasto dolente saranno le sanzioni e i provvedimenti a coloro che si presenteranno senza Green pass. Il lavoratore sprovvisto di certificazione, oltre a essere considerato assente ingiustificato e a non percepire lo stipendio, sarà segnalato dal datore di lavoro alla Prefettura, ai fini dell’applicazione della sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro. Anche tutte le altre componenti di retribuzione, comprese quelle di carattere previdenziale, così come la maturazione delle ferie, saranno sospese finché non verrà presentata la certificazione. Diverso sarà per i soggetti fragili che non possono vaccinarsi per comprovati motivi di salute. In questo caso i lavoratori dovranno avere un certificato che attesti la loro situazione. Ad affiancare i soggetti fragili ci saranno i medici aziendali.

Rossana Zorzato

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