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Coronavirus mascherina all’aperto, ma Lombardia in controtendenza

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Nell’ultima settimana i positivi in Italia aumentano a un ritmo più sostenuto, mentre in Lombardia la crescita rallenta.

L’epidemia di coronavirus ha ripreso velocità dopo un mese di frenata – in cui i nuovi contagi aumentavano, ma progressivamente in maniera più lenta – segnando un +17.0% contro il +11.6%, +15.0%, +18.8%, +26.5% di soggetti affetti da Sars-CoV-2 degli intervalli precedenti. Viceversa in Lombardia prosegue la frenata e si registra un +2.12% a fronte di +2.8%, +2.6%, +9.1%, +16.7%.

Difficile trovare una spiegazione univoca per questa divergenza, ma anche nel contesto regionale nessuno può permettersi di abbassare la guardia, perché anche qui i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati negli ultimi sette giorni, +32.3% contro il -13.9% del confronto precedente, tasso superiore a quello nazionale (+22.4%, in precedenza +13.8%).

Coronavirus rapporto contagi - prevalenza (fonte Gimbe)
Coronavirus rapporto contagi – prevalenza (fonte Gimbe)

In termini assoluti la situazione è ancora molto diversa rispetto a inizio aprile o maggio, quando in Italia i ricoverati erano rispettivamente 4035 e 1578 a fronte dei 323 attuali e in Lombardia 1342 e 563 rispetto ai 41 odierni, ma la tendenza all’aumento di chi ha bisogno di cure ospedaliere è ormai ininterrotta da oltre due mesi (con l’eccezione regionale della scorsa settimana).

NUOVE VECCHIE REGOLE La sfida per la tenuta del sistema sanitario ed economico è restare ben distanti dai numeri della chiusura totale ed è per questo che il governo presieduto da Giuseppe Conte sta per varare un nuovo Dpcm, che dovrebbe restare in vigore per un mese, e ha prorogato lo stato d’emergenza fino al 31 gennaio 2021.

Tra le novità già in vigore il ritorno alla mascherina obbligatoria all’aperto (da domani, 8 ottobre),

mentre si discute ancora sul divieto per le Regioni di adottare misure meno restrittive, mentre potranno attuarne di più stringenti; non ci sarà un “coprifuoco” per bar e ristoranti, anche se si sta valutando di prevedere chiusure ad hoc per determinati settori, gli impianti sportivi potrebbero tornare a ospitare spettatori per il 10% della capienza massima e i passeggeri degli autobus continueranno a occupare al massimo l’80% dei posti disponibili.

LOMELLINA Intanto i nuovi casi diminuiscono nel territorio lomellino. Nelle ultime due settimane si passa da +2.4% a +1.8% a Vigevano, da +2.6% a +1.0% a Mortara, da +2.9% a +1.4% a Garlasco, mentre Cilavegna è in controtendenza perché si rileva un contagio dopo due settimane di calma (+0.8%) e anche a Pavia la situazione resta delicata: +3.6% contro il +4.5% del periodo precedente, così come a Certosa (+2.3%), Voghera (+2.4%) e Campospinoso (+4.7% e settimo comune per prevalenza), dati al di sopra della media provinciale di +1.8%, che vede la Provincia al quinto posto in Regione dopo Monza, Varese, Milano, Sondrio. L’area pavese raggiunge quota 88 focolai con quasi 300 persone coinvolte, alcune concentrate in due case di riposo e una struttura sanitaria, di cui almeno una in Lomellina. I decessi ufficialmente ricondotti al coronavirus sono 1336.

Giuseppe Del Signore

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