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Coronavirus Pavia / L’epidemia frena, Vigevano sopra la media lombarda

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Vigevano Piazza Ducale nebbia 0

L’epidemia frena a livello provinciale, regionale, nazionale.

Nell’ultima settimana i positivi diminuiscono in Lombardia dell’1.59%, con un segno meno che non si vedeva dal 17 agosto, anche se i soggetti che sono in cura per la Covid-19 sono 149918 (dati al 23-11), di cui 945 in terapia intensiva (lo 0.6%) e 8331 ricoverati ordinari (il 5.6%).

L’ospedalizzazione è più alta rispetto alla media nazionale (rispettivamente 0.5% e 4.4%) – dove tuttavia i positivi registrano +11% – ma anche il numero dei ricoveri cresce più lentamente, del 10.5% in rianimazione contro il +27.6% e il +54.0% delle ultime due settimane e del 5.4% negli altri reparti contro i precedenti +23.2% e +45.6%. Si tratta di dati in linea col resto d’Italia (+9.1% e +6.6%), così come in parallelo corre il rapporto tra nuovi casi e tamponi effettuati, che rimane nella sostanza stabile: 19.8% quello lombardo (era 20.4% e 20.8% una e due settimane fa) e 15.0% quello italiano (16.3% e 16.1%).

IN PROVINCIA L’area pavese segna una flessione del numero dei nuovi contagi, che aumentano del 13.6% (in precedenza +20.4% e +24.6%) e collocano Pavia all’ottavo posto in regione, ben lontana da Varese (+26.4%) e Como (+26.3%), ma anche da Sondrio, finora una delle province meno colpite, ma che in sette giorni segna +32.9%.

La prevalenza sul territorio è di 33.3 casi ogni mille residenti a fronte di una media regionale di 37.4, un dato che fa il paio con l’indice Rt valutato dalla Fondazione Kessler per il Ministero della Salute e pari a 1.22 (dato della scorsa settimana), il più basso in Lombardia seguito da Sondrio (1.23) per arrivare a Bergamo (1.72) e Como (1.93), i più alti.

A livello di singoli comuni, Vigevano tra i centri principali è quello in cui i soggetti colpiti dal Sars-CoV-2 crescono di più, del 17.1% (+308) per un totale di 2113 dall’inizio dell’epidemia e un’incidenza di 33.2, mentre Pavia segna +12.2% (+276) e arriva a 2544 (34.7), Mortara +12.5% (+60) e giunge a 541 (35.1) e Voghera +12.0% (+134) e tocca i 1255 (31.9). In tutti i centri si assiste a una frenata delle nuove infezioni, discorso che vale anche per Garlasco (+12.0%, incidenza 33.7), ma non per Cilavegna dove accelerano (+28.1% e 59.5)e pongono la città lomellina al quinto posto in Provincia nel confronto tra i casi e la popolazione, preceduta da Albonese (77.1), dove il contagio ha ripreso a muoversi con 2 positivi nell’ultima settimana (+5.1%, in tutto 41).

In provincia di Pavia continua a salire anche il conteggio dei morti, che sono 1536, 70 in più in sette giorni (+4.8%), 200 dall’inizio del mese di novembre, più dei 144 registrati da inizio giugno alla fine di ottobre.

ITALIA Del resto il dato dei decessi è quello che ha una maggiore inerzia, è stato l’ultimo che ha ricominciato a muoversi e sarà l’ultimo che si fermerà, tanto che a livello nazionale è stata superata la soglia psicologica delle 50mila persone morte, +10.3% in una settimana (nell’intervallo precedente +9.5%) a fronte di un +6.2% in Lombardia (prima +5.6%). Più incoraggiante l’evoluzione delle guarigioni e delle dimissioni, +32.1% a livello nazionale e +34.8% a livello regionale.

Giuseppe Del Signore

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