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Coronavirus Pavia / Positivi e ricoveri corrono

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Osservatorio 31-07 ospedale paziente ricoverato

Nell’ultima settimana i casi attivi in Provincia di Pavia sono cresciuti di un quinto.

Sono 4199 gli attualmente positivi (dati al 03-03), +20.0% in sette giorni, il valore più alto da novembre.

Anche in ospedale le cifre sono in peggioramento, +17.1% i ricoveri totali (233), +22.2% in terapia intensiva(33), +16.3% negli altri reparti (200). Del resto in un mese i positivi in tutta la Lombardia sono aumentati di un terzo (dati al 01-03).

Segna +34.1% il confronto tra gennaio e febbraio e se in Italia il dato è -5.2%, rispetto a dicembre era -22.1% (in Regione -12.4%).

E’ il segno che l’inversione di tendenza si è ormai consolidata, come attestano anche le zone rosse comunali che iniziano a puntellare tutto il territorio lombardo, che settimana prossima potrebbe virare per intero in questa tonalità. In rianimazione le degenze sono aumentate del 18.9%, passando da 371 a 441, e quelle nei reparti ordinari del 21.1%, da 3489 a 4224. Nello stesso periodo nella penisola i primi hanno registrato +1.6%, da 2252 a 2289, i secondi -5.7%, da 20260 a 19112, mentre in entrambi i contesti si è abbassato il rapporto tra casi trovati e test eseguiti, pari rispettivamente al 6.7% e al 5.0%, comunque al di sopra del 3% che si considerava la soglia limite per garantire la capacità di tracciamento, una parola che sembra essere stata accantonata. Quanto ai decessi si registra un rallentamento, in Lombardia si transita dal +7.7% di gennaio al +4.6% di febbraio, per un totale di 28403, in Italia da +19.1% a +10.2%, ma il Belpaese si appresta a raggiungere le 100mila vittime ufficiali di coronavirus (97945), cui occorre aggiungere le migliaia sfuggite a una diagnosi o causate dalla crisi del sistema sanitario soprattutto nel corso della prima ondata.

TERRITORIO In Provincia nell’arco di febbraio, a livello di centri principali, i contagi sono rallentati quasi ovunque, tranne che nel capoluogo: Pavia ha avuto uno scarto dal +10.0% al +12.0% (prevalenza 56.7), mentre Vigevano da +15.5% a +11.5% (61.7), Mortara da +15.4% a +8.5% (60.2), Garlasco da +22.2% a +7.2% (57.3), Gambolò da +23.1% a +14.7% (56.8). Allo stesso tempo la situazione resta complessa in altri comuni, su tutti

Mede, dove i contagiati sono 602 con un’incidenza di 95.2 casi ogni mille residenti (+12.5% rispetto alla scorsa settimana), Sartirana, a quota 175 per 114.2 (+2.3%), e Casorate Primo, salita a 617 e 70.0 (+7.7%), non a caso la prima e la terza destinatarie di misure specifiche da parte del governo regionale.

I morti in area pavese sono arrivati a 2215, cresciuti del 4.4% in un mese a fronte del +12.5% di gennaio e del +17.5% di dicembre.

SETTEGIORNI Se si restringe l’analisi all’ultima settimana tuttavia il barometro segna una condizione ancora peggiore. Tutti i dati sono in peggioramento tanto a livello nazionale quanto a livello regionale: i positivi (+9.4% e +21.8%), i ricoverati in rianimazione (+8.1% e +12.8%) e nei reparti ordinari (+5.3% e +10.4%), l’indice di positività (5.8% e 8.5% rispetto ai precedenti 4.8% e 6.5%), mentre il tasso d’incremento dei deceduti è stabile o in lieve aumento (+2.0% e +1.1%) e i contagi tornano ad aumentare anche a livello locale a Pavia, Vigevano, Garlasco e Voghera.

Giuseppe Del Signore

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