Se entro il 28 febbraio non si trova una sistemazione per una sessantina di maiali che appartenevano all’allevamento abusivo sequestrato a Cilavegna a settembre, c’è il rischio che vengano abbattuti. A settembre 2021 i carabinieri arrivarono e trovarono una situazione di completa illegalità, con maiali sporchi, in completa situazione di precarietà e in alcuni casi anche malati.
L’ARRESTO Il proprietario è stato arrestato ed è stato effettuato un esproprio dei capi, che però non possono essere destinati alla macellazione per scopi alimentari.
In questi mesi i volontari di tre associazioni hanno messo in sicurezza parte dell’allevamento e trovato una sistemazione per sedici maiali. Ora chiedono più tempo all’Ats per proseguire il loro operato.
L’ISTANZA «I pericoli di diffusione di Psa – spiegano – vengono usati come peggiore scusa per chiudere in modo tragico una storia che parla di mamme che difendono i cuccioli. Per ovvi motivi questi maiali non sono destinati al consumo umano e per ciò potrebbero essere salvati. Abbiamo inviato una istanza alla Procura che ha messo in sicurezza gli animali attraverso un sequestro preventivo, chiedendo la deroga della macellazione in virtù del riconoscimento dello status d’affezione degli animali, unitamente all’impegno di attuare le condizioni necessarie di biosicurezza utili ad evitare l’infezione da Psa. Questi maiali (che sono peraltro vittime di reato per cui è pendente un procedimento penale) devono essere salvati in quanro soggetti di tutela giuridica penale».
Andrea Ballone
