Home Cultura e tempo libero Gambolò, riapre il Museo Archeologico Lomellino

Gambolò, riapre il Museo Archeologico Lomellino

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una delle sale

Domenica 21 giugno comincia l’estate e riapre il Museo Archeologico Lomellino. Dopo il periodo di chiusura per i noti motivi sanitari,

il museo riprende le attività e dalle ore 15 alle ore 18 sarà possibile visitarlo e partecipare a visite guidate. Si chiede di prenotare l’ingresso al numero telefonico 349 8929645 per programmare l’orario.

Ovviamente bisognerà presentarsi con la mascherina e seguire scrupolosamente le indicazioni di visita che saranno fornite all’ingresso. Prezzo del biglietto 3,50 euro. Dalle ore 15 saranno disponibili visite guidate al museo. Anche in questo caso si deve prenotare telefonicamente, ci sarà un numero limitato di partecipanti. Il costo è di 5 euro, incluso il biglietto.

Museo Archeologico Lomellino - direttore Tomiato
Stefano Tomiato – direttore del museo

MACCHINA DEL TEMPO Preistoria e Protostoria della Lomellina sono illustrate da manufatti del Mesolitico Recente (7500-5500 a.c.), con rilevanti reperti in selce, recuperati a Vigevano, Gambolò, Gravellona. Questi oggetti testimoniano l’inizio della frequentazione del territorio. Seguono manufatti del Neolitico (5500-3300 a.C.), dell’Eneolitico (3300-2300 a.C.), dell’Età del Bronzo (2300-900 a.C.). Si giunge poi alla Prima Età del Ferro (900-396 a.C.), quando la cultura di Golasecca è rappresentata da sepolture a cremazione da Garlasco-Madonna delle Bozzole, e poi alla Seconda Età del Ferro (396-25 a.C.), con corredi funebri di epoca celtica. Questi illustrano la vita e il costume nella II Età del Ferro (periodo celtico), mettendo in evidenza le attività e l’abbigliamento maschili e femminili. Le ricostruzioni di sepolture a cremazione e inumazione rappresentano l’evoluzione nei millenni del rito funebre.

SPQL Anche l’Età Romana è rappresentata da significativi corredi funebri, in cui spiccano gli oggetti in vetro, abbondanti nelle necropoli lomelline del I secolo d.C., le figurine in terracotta ricavate da matrici (divinità, coniugi abbracciati, figure di animali, ecc.), le applicazioni in terracotta che ornavano i letti funebri che accoglievano il cadavere, le ceramiche fini e le lucerne. Specifici approfondimenti sono dedicati all’abbigliamento e alla toilette femminile. Visitare il Museo Archeologico Lomellino significa fare un tuffo nella preistoria e nella storia antica di questo territorio.

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