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Rigenerazione urbana / Mortara insegue i servizi persi

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Mortara - vista aerea

Non si può pensare a una rigenerazione urbana che non includa anche il tema della sostenibilità. Qualcosa a Mortara si sta muovendo, ma di fatto nulla che possa far pensare a un radicale cambiamento dell’assetto urbanistico cittadino.

Uno dei primissimi obiettivi che vogliamo raggiungere – spiega il sindaco Ettore Gerosa – è quello di riottenere dall’Arpa una centralina per il rilievo delle polveri sottili Pm 2,5

COLLEGAMENTI Altra intenzione dell’amministrazione è favorire il collegamento pedonale e ciclabile con i comuni limitrofi. «Ho parlato con i sindaci di Olevano e Castello d’Agogna, proprio per mettere a punto dei percorsi ciclabili». A proposito di collegamenti, l’ospedale Asilo Vittoria si trova in una zona periferica della città, pur essendo un servizio di prima necessità. «Nei primi anni Duemila si era tentato di mettere a punto un servizio di trasporto pubblico verso l’ospedale, purtroppo però non ha ricevuto un riscontro d’utenza tale da consentirne un mantenimento. Al momento non abbiamo le possibilità economiche per potenziare il trasporto urbano».

POCHI SERVIZI Tutto in alto mare anche per il recupero delle aree dismesse. «La Marzotto – prosegue Gerosa – è privata. L’unica cosa che potremmo fare è incontrare la proprietà e proporre qualche iniziativa». Un’idea potrebbe essere realizzare uno spazio destinato ai giovani e allo sport, ragionando in quest’ottica il sindaco di Mortara ha ribadito l’intenzione di «trasformare il parco “Nuovi nati” in un centro sportivo, quindi aperto a ragazzi e ragazze che vorranno sottoporsi a queste attività. Il progetto che intendiamo mettere in atto vuole rappresentare un punto di riferimento per le realtà sportive cittadine». Mortara potrebbe diventare una città di “quindici minuti” ovvero, anche se questo modello si riferisce soprattutto alle metropoli, pensando i servizi in modo tale da renderli accessibili facilmente per tutti? «In poco tempo ci si può spostare rapidamente da una zona all’altra della città, essendo di piccole-medie dimensioni. Purtroppo – ammette Gerosa – nel corso degli anni molti servizi sono stati persi. Con risorse economiche maggiori, si potrebbe attuare concretamente una vera e propria rigenerazione urbana».

Edoardo Varese

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