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Vigevano, Pisapia lascia la direzione del penitenziario

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Nella seconda metà del prossimo mese di marzo, Davide Pisapia, direttore della casa circondariale dei Piccolini lascerà la direzione del penitenziario vigevanese per andare a svolgere la stessa mansione presso il carcere di Voghera.

GLI INIZI «Sono arrivato qua nel 1997 come vice direttore, poi ho vinto il concorso pubblico e, nel 2009 sono diventato direttore titolare. Da marzo mi sposto a Voghera, dove già presto servizio da un anno e mezzo, ma dalla seconda metà di marzo sarò direttore titolare: sono qua da più di 25 anni». Aprire l’istituto al territorio, far conoscere il carcere fuori dai suoi confini è in assoluto il suo più grande traguardo, quello al quale guarda con più fierezza, orgoglio e soddisfazione.

Essere riuscito assieme ai miei preziosi collaboratori, a far capire al territorio che il carcere è anche una risorsa – continua Pisapia – è stata una sfida grande e una grande conquista. Non ho mai dimenticato che qualcuno ce la potesse fare e penso semplicemente a questo, al fatto di crederci fermamente.

Il dottor Pisapia ricorda «la partecipazione dei detenuti a tante manifestazioni, grazie alla preziosa collaborazione con i numerosi, preziosi club di servizio della città, con l’Associazione che organizza il Carnevale, con realtà che ci fanno fare laboratori molto formativi, con l’Elfo di Milano, abbiamo fatto in modo che il carcere fosse nella città, con tutti i suoi limiti, logicamente; abbiamo agito per far sì che il carcere non fosse isolato, pensato come una cosa distante». E continua «mi preme ricordare e ringraziare l’ex sindaco, ora assessore, Andrea Sala e l’attuale sindaco, Andrea Ceffa, con i quali ho sempre avuto un rapporto di piena, vivace e concreta collaborazione che porto con me e che non dimenticherò».

Davide Pisapia, direttore carcere Piccolinoi
Davide Pisapia, direttore carcere Piccolinoi

RISULTATI «Lascio e spero di ritrovare la stima dei collaboratori ma anche dei cittadini – continua – so che il territorio è con noi: tutto quello che potevamo fare l’abbiamo fatto. Anche quando la pandemia, ci ha costretti a fare un passo indietro, ora che è possibile tornare alla ‘normalità’ tutto è ripartito con voglia di fare, grinta, entusiasmo. Ci sono detenuti dei quali non sento più parlare grazie ai laboratori teatrali, ai lavori di pubblica utilità: se penso a questo, mi dico: ci siamo riusciti». Infine, ma non ultimo, il direttore Davide Pisapia sottolinea «voglio rivolgere un ricordo ai collaboratori che non ci sono più. Un pensiero è solo per loro».

Isabella Giardini

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