L’arte astratta e surreale di Angelo Arrigoni sbarca al castello di Gambolò. Dopo diversi anni l’incisore e pittore vigevanese Angelo Arrigoni ritorna a Gambolò proponendo una mostra personale che avrà luogo nello spazio espositivo al piano terra del Museo Archeologico Lomellino all’interno del Castello Litta Beccaria.
SURREALISMO Saranno esposte diverse opere e in modo particolare quelle che sono state create dall’artista (nato nel 1938 ad Abbiategrasso) nel suo più recente e maturo periodo, in cui il surrealismo e l’astrattismo lo hanno completamente assorbito nelle diverse sfaccettature pittoriche. In mostra, tra le sale del Museo archeologico, ci saranno più di 20 tavole ad acrilico di diverse dimensioni, alcune incisioni e alcune opere di olio su tela permetteranno al visitatore di compiere una panoramica visiva sulle tecniche e sulle emozioni che l’artista lascia trasparire.
SENTIMENTI «Angelo Arrigoni trasmette i sentimenti che lui stesso prova – spiegano gli organizzatori – immaginando natura e paesaggi trasformati e tradotti con tratti sicuri e decisi di colore dove colui che guarda ha ampio spazio personale per volare su interpretazioni varie». Arrigoni nel corso della sua lunga carriera artistica ha tenuto 26 mostre personali in Italia e 2 all’estero, una Debrecen (in Ungheria) nel 1997, e una a San Martino (Argentina) nel 1999. La mostra gambolese si svolgerà dal 12 gennaio (inaugurazione per le ore 16) al 16 marzo ogni domenica pomeriggio dalle ore 15 alle 18. L’ingresso è libero.
Alessio Facciolo