Emozioni in versi dalla scuola Caramuel

Può una scuola a indirizzo tecnico-scientifico partorire un libro di poesie? Qualcuno, in maniera un po’ supponente, potrebbe dire che è difficile. Eppure è ciò che è successo all’istituto Caramuel-Roncalli di Vigevano diretto dal preside Matteo Loria. Nella seconda classe del liceo scientifico di scienze applicate l’insegnante di lettere, la professoressa Paola Comelli (che ha al suo attivo la pubblicazione di diverse raccolte di racconti brevi) ha fatto leggere ai propri allievi alcuni testi della poetessa milanese Antonia Pozzi, scomparsa a soli 26 anni nel 1938 facendo in tempo a lasciare liriche di grande bellezza poetica; poi li ha incoraggiati a esprimersi in versi, accompagnando gli scritti con matite e pennarelli sotto la guida dell’insegnante di arte e disegno, Paola Inzoli.

PENSIERO CREATIVO «E’ stato stimolante – racconta la professoressa Inzoli – riuscire a far tradurre in immagini il pensiero creativo dei ragazzi. Unire la scrittura al disegno è un percorso ideale». Ne è venuta fuori una ventina di poesie, che si è trasformata in volume dal titolo “Scrivo poesie dunque sono…” grazie alla supervisione dell’insegnante d’informatica Gaia Ruta. «Hanno fatto tutto i ragazzi – spiega la professoressa Ruta – dall’impaginazione alla copertina, dalla scelta dello stile a quella delle font. Io ho solo controllato che facessero un lavoro unitario, arrivando a comprendere l’importanza di confrontarsi tra di loro, fino a mettere da parte le proprie idee per fare spazio a quelle degli altri». Autrice della variopinta copertina fiorita su uno sfondo arancio è Irene Severino: «E’ stato un modo per collaborare ed esprimersi in modo creativo, cosa che al liceo tanti non fanno. Abbiamo sperimentato cosa vuol dire dare per ricevere, è una sensazione importante». Tra i compagni di classe di Irene c’è anche Charles Kouakou:

E’ stato un lavoro molto interessante rispetto ad altri più lineari, e mi ha permesso di esprimermi e di confrontarmi con gli altri. Questa estate, quando avrò più tempo, voglio scrivere altre poesie.

LIVELLO ALTO E il livello di qualità degli scritti? Nel complesso buono, in diversi casi altissimo, degno di partecipare a un concorso letterario. «All’inizio non avevo preso in considerazione il disegno – spiega la professoressa Paola Comelli – poi ho pensato al potenziale dell’espressione creativa e ho coinvolto le mie colleghe di arte e informatica. Sono molto contenta del fatto che abbiano accettato di collaborare. È stato un lavoro di gruppo non solo per i ragazzi, ma anche per noi insegnanti. Con questo progetto gli allievi hanno svolto un importante lavoro di relazione che li aiuterà nella loro vita, preparandoli al mondo del lavoro, dove l’interazione è importante per confrontarsi gli uni con gli altri, ascoltarsi e crescere insieme». Francesco Agricola, Alessando Bottazzo, Melissa Bullari, Nicolò Carenzo, Giulia Caresana, Sara Celada, Luca Ciarlariello, Alice Freguglia, Marko Ivanovic, Charles Kouakou, Rebecca M’Moo, Aiden Nani, Agnese Pollini, Salem Tassnim, Trene Severino, Giulia Trotti, Andrei Ulesan, Giorgia Veronese, Ayman Zyouti. Questi i ragazzi che hanno partecipato al progetto. Attenzione ai loro nomi: alcuni tra non molto tempo potrebbero davvero diventare famosi.

Davide Zardo

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