Musica al Mtd per Santo Stefano

Il Museo del Tesoro del Duomo apre i suoi battenti alla musica. D’altra parte, le sette note non sono anch’esse una forma d’arte? In occasione del Natale si è soliti trascorrere dei giorni nell’intimità familiare, in un clima pacato che inebria di voci, colori e profumi i giorni delle feste. Accanto a questo è bello anche uscire dalle proprie mura ed innalzare il proprio cuore con la bellezza delle opere d’arte che, nei secoli, sono state ispirate dalla Notte Santa: tra queste opere spiccano quelle musicali, delle quali si potrà avere un gustoso assaggio nel pomeriggio di Santo Stefano. Infatti, il 26 dicembre alla ore 16 nella suggestiva cornice della sala degli arazzi presso il museo Diocesano – in piazza S. Ambrogio 14, a Vigevano – l’Accademia del Ricercare presenterà una elevazione in musica dal titolo “La Natività nel barocco musicale Europeo”. L’Accademia del Ricercare, con sede a Chivasso (provincia di Torino), nasce negli anni Novanta e raccoglie professionisti specializzati nell’esecuzione di repertorio rinascimentale e barocco, che presenta attraverso l’utilizzo di strumenti originali. Con all’attivo, nei circa trent’anni di carriera, circa mille concerti sia in Italia sia all’estero e 16 incisioni nate dalla collaborazione con i più grandi nomi del barocco, L’Accademia offrirà un programma che si preannuncia essere suggestivo ed ammaliante. Le voci di Teresa Nesci e Gianluigi Ghiringhelli, il flauto di Luisa Busca ed il violino di Paola Nervi, accompagnati da Virginia Ghiringhelli ed Eleonora Ghiringhelli alla viola da gamba e da Claudia Ferrero al clavicembalo, prenderanno per mano l’ascoltatore portandolo in un viaggio alla scoperta di vere e proprie perle sonore. L’alternanza di brani solo strumentali e brani vocali presenterà dei cammei di come i compositori, in Italia ed in Europa, hanno ricoperto di note, talvolta dolci, talvolta malinconiche, talvolta esuberanti, il mistero del Figlio di Dio fatto uomo. Salomone Rossi, Alessandro Grandi, Tarquinio Merula, Biagio Marini sono solo alcuni degli autori dei brani che verranno eseguiti e che permetteranno di sognare e sentirsi partecipi, in prima persona, del canto degli angeli nel Gloria celeste. «Si tratta di una occasione unica non solo per ascoltare artisti di fama innegabile esibirsi in un repertorio tanto bello quanto poco noto – spiegano dal Museo del Tesoro – ma anche per prendersi una pausa meditativa, un “caffè uditivo”, che dia un sapore ancora più dolce a queste feste».

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