Il libro “Lomellina medievale” di Umberto De Agostino è un cerchio che parte dai liguri e si chiude con i liguri. Allora perché il titolo non è “Liguria medievale”? L’autore, giornalista ed esperto di storia, lo spiega così: «La Lomellina preromana, prima che le legioni della Città eterna conquistassero la ferace terra fra Po, Ticino e Sesia, era abitata da una tribù ligure denominata Levi. Stiamo parlando di una delle più antiche popolazioni italiche: secondo alcuni studiosi, sarebbe un popolo indoeuropeo arrivato nell’attuale Nordovest e nell’alta Toscana verso la metà del terzo millennio avanti Cristo, secondo altri sarebbe addirittura un antichissimo popolo pre-indoeuropeo, al pari dei baschi tanto per intenderci. Le più profonde radici della Lomellina sono dunque da ricercarsi in questa dimensione storica e anche linguistica, considerato che diversi termini del dialetto lomellino collimano ancora oggi, malgrado la netta predominanza del latino, con quelli parlati lungo le coste del mar Ligure».
ABBAZIE Il volume, pubblicato dalla casa editrice “Lomellibro” di Zeme, parte dai monumenti di Lomello e attraversa il periodo del monachesimo con le abbazie di Mortara e Breme: «Anche in questa circostanza – spiega De Agostino – torna un forte legame con Genova e il Levante ligure, in cui soprattutto gli abati di Santa Croce arriveranno a controllare molte tessere di quello straordinario mosaico racchiuso fra la Lomellina, Pavia, il Piemonte e l’Emilia, oltre appunto alla Liguria. E non può essere un caso che, nei primissimi anni del XII secolo, un esponente della famiglia dei conti di Lomello, Gandolfo, abbia cercato fortuna proprio nella città che Petrarca, nel 1358, definirà la Superba».
MONUMENTI E il cerchio si chiude nel 1738, quando i discendenti degli abitanti di Pegli, in Liguria, al servizio della famiglia Lomellini lasciano Tabarca per trasferirsi nella disabitata isola sarda di San Pietro: l’emigrazione è autorizzata da Carlo Emanuele III, sovrano del Regno di Sardegna di cui la Lomellina, da dove Gandolfo era partito sette secoli prima, è una Provincia con capoluogo Mortara. Il libro è una panoramica dei più bei monumenti medievali in Lomellina, arricchito da pregevoli fotografie, grazie a cui tra le antiche pietre si sente respirare la Storia. “Lomellina medievale” verrà presentato mercoledì 4 dicembre alle 16.30 presso la biblioteca civica Pezza di Mortara; sabato 7 dicembre alle 17.30 alla libreria “Le mille e una pagina” di Mortara; sabato 14 dicembre alle ore 11 a palazzo Strada di Ferrera Erbognone; venerdì 24 gennaio alle 21 all’ex chiesa di san Rocco, Lomello.
Davide Zardo