«Carissima, carissimo, tu che desideri una vita autentica, tu che sei assetato di bellezza e di giustizia, tu che non ti accontenti di facili risposte, tu che accompagni con stupore e trepidazione la crescita dei figli e dei nipoti, tu che conosci il buio della solitudine e del dolore, l’inquietudine del dubbio e la fragilità della debolezza, tu che ringrazi per il dono dell’amicizia, tu che sei giovane e cerchi fiducia e amore, tu che custodisci storie e tradizioni antiche, tu che non hai smesso di sperare e anche tu a cui il presente sembra aver rubato la speranza, tu che hai incontrato il Signore della vita o che ancora sei in ricerca o nel dubbio… desideriamo incontrarti!».
Così inizia la lettera che il Consiglio Permanente della CEI invia a tutti i cristiani della Chiesa Cattolica Italiana per esortarli a vivere con intensità il Cammino Sinodale che papa Francesco ha proposto a tutte le diocesi cattoliche del mondo in vista dell’Assemblea sinodale dei Vescovi del 2023 sul tema: “Per una Chiesa sinodale: Comunione, partecipazione e missione”.
Insieme a questa lettera, il Consiglio Permanente della CEI ha inviato un messaggio a tutti gli operatori pastorali delle Diocesi italiane in cui è tratteggiato il percorso pastorale che accompagnerà la Chiesa Italiana fino al Giubileo del 2025, vissuto proprio come cammino sinodale.
Faccio mia questa esortazione a tutti voi, fratelli e sorelle vigevanesi, e vi invito a vivere con intensità il cammino che inizierà domenica prossima, 17 ottobre 2021, in ogni parrocchia e in Cattedrale, alle ore 18.00, con la celebrazione eucaristica domenicale. In questo tempo di grazia rifletteremo sinodalmente sulla Chiesa sinodale. Ci lasceremo provocare da questa sfida che il papa ci propone, ma che altro non è che ciò che il Signore ci ha sempre chiesto.
La sinodalità è proposta come comportamento naturale e desiderato della comunità cristiana, perché la Chiesa è synodos, ossia cammino insieme nell’ascolto dello Spirito che parla alle Chiese. Imparare ad ascoltare lo Spirito, che soffia dove vuole nella Chiesa, richiede attenzione ed esercizio spirituale e ascetico.
E’ quello che dal giorno 17 ottobre 2021 noi faremo, mettendoci in cammino insieme, ascoltandoci insieme, ascoltando insieme lo Spirito e imparando ad ascoltare anche chi di solito non interpelliamo mai per le cose di Chiesa: i lontani i poveri, gli ultimi, i bambini… a tutti chiediamo di insegnarci che cos’è la Chiesa perché sia secondo la volontà del Signore
Questo stile di apertura a tutti, di ascolto interessato e accogliente di riconciliazione generale accompagni il nostro cammino sinodale, che si svilupperà secondo le linee indicate dalla équipe sinodale diocesana e che troverà la collaborazione di tutte le strutture di ascolto e di corresponsabilità della nostra Diocesi: Consiglio Presbiterale Diocesano, Consiglio Pastorale Diocesano, Consigli Pastorali vicariali e parrocchiali…
La CEI poi esorta ad assumere uno stile sapienziale, narrativo e profetico nei prossimi cinque anni che ci separano dal prossimo Giubileo del 2025 nel cammino insieme di ascolto e di comunione. Vi esorto a leggere il messaggio che la CEI ha rivolto a tutti noi.
L’équipe diocesana è di fatto la stessa che ci ha accompagnato nel cammino del nostro recente Sinodo Diocesano e fornirà tutte le informazioni necessarie per accompagnare il cammino sinodale.
Chiedo a tutti di accogliere con coraggio e con buona volontà questo invito che ci viene dal papa: diciamoci a vicenda quale Chiesa desideriamo per il nostro futuro per testimoniare la Chiesa che il Signore vuole e sempre raduna nell’Eucaristia
Per effettuare gli incontri richiesti da questo cammino, rinvieremo la proposta di riflessione pastorale sul tema della Liturgia alla prossima primavera. Lo stile sarà comunque sempre sinodale di preghiera, ascolto, condivisione e programmazione condivisa.
Concludo questo breve appello con le stesse parole del messaggio dei Vescovi Italiani: «Questo è il senso del nostro Cammino sinodale: ascoltare e condividere per portare a tutti la gioia del Vangelo. È il modo in cui i talenti di ciascuno, ma anche le sue fragilità, vengono a comporre un nuovo quadro in cui tutti hanno un volto inconfondibile. Una nuova società e una Chiesa rinnovata. Una Chiesa rinnovata per una nuova società. Ci stai? Allora camminiamo insieme con entusiasmo. Il futuro va innanzitutto sognato, desiderato, atteso. Ascoltiamoci per intessere relazioni e generare fiducia. Ascoltiamoci per riscoprire le nostre possibilità; ascoltiamoci a partire dalle nostre storie, imparando a stimare talenti e carismi diversi. Certi che lo scambio di doni genera vita. Donare è generare. Grazie del tuo contributo. Buon cammino!».
Vi benedico di cuore.
+ Maurizio Gervasoni, vescovo di Vigevano