La povertà è… libertà

Anni fa, quando per la prima volta sono capitato a Vigevano, rimasi scandalizzato nel vedere i poveri mangiare fuori dalla porta del convento. Già, perché mia mamma Catì, quando arrivava un povero, lo faceva accomodare a tavola con i nove figli. E quando, una volta, il piccolo Emilio (frate Ringo) si era lamentato, la mamma aveva risposto: «Miglio (Ringo), fa sito perché lu l’èl Signur!».

INVESTIMENTO Così pochi anni dopo sono riuscito a dare un refettorio per i poveri all’interno del convento: prima 20 poveri, poi 30.. fino a 70 tutti i giorni! E’ da allora che ancora oggi mi chiedo che senso ha il mio voto di povertà, se ho la “potenza” di sfamare tanta gente. A chi vuole cercare una spiegazione teologica sul voto di povertà, lo faccia pure. Ci sono interi trattati… io cerco invece di dare la mia esperienza concreta. Cioè mi sono sempre fidato e mi sono sempre abbandonato a quelle stupende parole di Gesù:

Voi che avete abbandonato tutto per seguirmi, avrete in cambio il centuplo di cose, di case, di fratelli in questo mondo e la vita eterna!.

LIBERI VERI Oh sì, il voto di povertà mi svuota di tutto, mi libera dal desiderio, dalla brama di possedere, mi dà libertà! Ecco perché quando dono due pani al povero, ho la certezza (e capita sempre così) che me ne arrivano quattro. Sta proprio qui (per me) l’essenza del voto di povertà. Beh alcuni potranno dirmi che il voto consiste nella dipendenza totale del fraticello dal suo Padre Guardiano. Io mi rifiuto (anche se deve essere così), perché tale spiegazione del voto di povertà sa di schiavitù.

PROMESSA Mi ha sempre colpito il canto “Povertà” nel famoso recital “Forza venite gente”. Ecco le parole: «Povertà, povertà non è più / Se sarà qui schiavitù. / Pane e cielo sapore non ha / Se il tuo pane non è libertà!». Ecco allora l’essenza del voto di povertà: libertà! Saper ricever tutto, per donare tutto! Ricordo che san Francesco, nella sua estrema povertà, si è sentito libero di ricevere in regalo addirittura un monte, il monte dell’Averna… e quanto bene ha fatto all’umanità questo regalo: le Stimmate! Questo è il mio trattato sul senso che oggi ha per un religioso il voto di povertà. A chi lo studia e lo mette in pratica… prometto.

frate John

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