Anche quest’anno i centri estivi hanno rappresentato un’occasione per ragazzi e animatori di riscoprire l’importanza della fede e per imparare a far parte di una comunità. A Vigevano la parrocchia dei Santi Giovanni e Pio ha coinvolto i propri iscritti in attività sportive, l’oratorio Sacro Cuore si è impegnato con frequenza settimanale a invitare ospiti che raccontassero ai più piccoli il tema del pellegrinaggio. Laboratori, giochi di squadra e escursioni in piscina per i ragazzi del Gifra, musica e balli a Fatima, al San Giuseppe al Cascame, all’Immacolata e a San Pietro Martire. Negrone, le parrocchie Cuore Immacolato di Maria e Cristo Re hanno dato vita a un unico centro estivo, con 380 iscritti tra bambini e animatori. Il 26 luglio ultima giornata all’Addolorata.
VICARIATI LOMELLINI I grest del vicariato di Mortara hanno coinvolto i ragazzi in gite nei parchi di divertimento, come “Leolandia”. Assistenza compiti e divertimento durante le ultime due settimane all’oratorio Cappa Ricci di Mortara, che quest’oggi concluderà il proprio viaggio con un gran finale. Cinque settimane intense durante le quali la partecipazione non è mancata anche nei centri estivi del vicariato di Cava Manara, terminati il 12 luglio. Dal 26 agosto al 6 settembre si terrà anche l’oratorio di Mezzana Corti: un’opportunità di trascorrere insieme e in compagnia le giornate che precedono la ripresa delle lezioni scolastiche. Il vicariato di Garlasco si è distinto per il fatto che ogni pomeriggio i partecipanti sono andati in casa di riposo a trovare gli anziani.
É un bel modo per unire generazioni diverse – racconta il parroco di Tromello don Francesco Cappa – e lo facciamo ogni anno.
Particolarmente fortunati gli iscritti al Grest della Bozzola, che sono andati in piscina tutti i giorni. A caratterizzare il vicariato di Mede “Scubi”, il braccialetto digitale con il quale gli iscritti al grest di Sannazzaro potevano pagare l’iscrizione, fornire tutti i dati alla segreteria ed effettuare acquisti al bar sotto il controllo dei genitori collegati col proprio telefono.
Edoardo Varese
Davide Zardo