La prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia si è tenuta a Roma, dal 15 al 17 novembre 2024, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. La basilica papale è stata allestita con tavoli e computer per permettere a vescovi e delegati una partecipazione più attiva; in tutto oltre mille i presenti, per la diocesi di Vigevano presenti il vescovo mons. Maurizio Gervasoni e le delegate Anna Maria Bellazzi e Luisa Zini.
PROFEZIA L’evento è parte della fase profetica del “Cammino sinodale nazionale”, che aveva come obiettivo elaborare i “Lineamenti” per arrivare a costruire lo “Strumento di lavoro” in preparazione della seconda Assemblea sinodale (Roma, 31 marzo – 4 aprile 2025). La seduta è stata aperta dal card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, quindi mons. Erio Castellucci – presidente del Comitato nazionale – ha svolto la relazione introduttiva intorno al punto 27 di “Evangelii Gaudium”: «Come possiamo essere Chiesa sinodale in missione? Cioè testimoni del Risorto oggi». Attraverso tre piste di conversione: «comunitaria, personale, strutturale». Il lavoro del sabato è quindi stato dedicato ai tavoli sinodali, con confronti specifici attorno a tre nuclei: il rinnovamento della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali, la formazione alla fede e alla vita, la corresponsabilità.
Il contributo delle attività svolte in Diocesi è stato l’elemento chiave per permettere ai delegati diocesani un confronto efficace nei tavoli di lavoro.
DOMENICA Nel secondo giorno sono stati presentati i risultati del confronto dei gruppi sinodali realizzati il sabato ovvero l’affinamento delle “Schede di lavoro”, che contribuiscono alla redazione dello “Strumento di lavoro”. Il documento finale sarà inviato alle Diocesi dopo l’approvazione del Consiglio episcopale permanente. Il Card. Zuppi, prima della Celebrazione eucaristica, ha concluso i lavori sottolineando che «questa nostra Assemblea è già una prima esperienza di ricezione del Sinodo universale […] ora tocca a noi, nei prossimi mesi, adattare e tradurre gli orientamenti sinodali nella nostra situazione, nelle Chiese locali e in alcune scelte della Chiesa italiana». È stato un momento importante di Chiesa, sperimentando la sinodalità e confrontandosi sulle condizioni di possibilità perché le comunità ecclesiali siano più snelle, più missionarie e più accoglienti. In quest’orizzonte, si è delineata la necessità di operare sul terreno della cultura e dei linguaggi, nell’ambito dell’iniziazione cristiana e della formazione, sul versante della corresponsabilità e della trasparenza.
SUL TERRITORIO Il prossimo passo si compirà in Diocesi: innanzitutto proseguirà il cammino sinodale sul programma pastorale socio-politico, vera esperienza sinodale a cui tutti sono chiamati a partecipare; in parallelo, si sosterrà il cammino delle Chiese locali, proseguendo il discernimento a livello degli organismi di partecipazione ecclesiale in diocesi per capire quali scelte siano auspicabili. L’Assemblea, prima di chiudere i lavori, ha voluto rispondere al messaggio di papa Francesco, ringraziandolo e promettendo «impegno nel tradurre in decisioni e scelte concrete le riflessioni raccolte nelle fasi di ascolto e discernimento di questi anni di Cammino sinodale e dai lavori di queste giornate». Anzi, si è aggiunto, «ci sentiamo in un momento di rinnovata Pentecoste. È il tempo di realizzare quella missione nello stile della prossimità, che aveva animato San Paolo».
Anna Maria Bellazzi
Luisa Zini
delegati diocesani