Settimana Sociale: Chiesa in cammino per “Il pianeta che speriamo”

Il prossimo autunno la Chiesa cattolica italiana sarà riunita

a Taranto per progettare “Il pianeta che speriamo”, tema della 49esima Settimana sociale organizzata dalla Cei dal 21 al 24 ottobre.

Per arrivare pronti all’appuntamento, tutte le diocesi italiane sono al lavoro sugli argomenti al centro dell’iniziativa ovvero ambiente, lavoro, futuro e le relazioni esistenti tra essi, in quanto, come recita il motto della Settimana, «#tuttoèconnesso». Quella di Vigevano ha preso parte al seminario di preparazione del Nord Italia, che si è svolto a Padova il 3 luglio e ha avuto come titolo “La transizione ecologica: il contributo del mondo delle imprese e del lavoro”. Anche gli incontri del Centro e del Sud, che si sono svolti in giugno, hanno avuto un focus su aspetti specifici, nello specifico “L’Italia riparte: visioni di futuro” il primo e “Annuncio evangelico tra disagio sociale e transizione ecologica” il secondo.

Settimane Sociali - ecologia ambiente

PRESENTAZIONE L’idea di unire le sfide costituite da cambiamento climatico e problema occupazionale, dovuto da un lato ai postumi della crisi del 2008 e dall’altro alla pandemia di coronavirus, con uno sguardo rivolto al futuro nasce dalla constatazione, espressa da Papa Francesco nell’enciclica “Laudato sì”, che

non ci sono due crisi separate, una ambientale e l’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale

Proprio il documento del Santo Padre costituisce il sottotesto fondamentale della Settimana, che si pone l’obiettivo di cogliere «il significato profetico» di “Laudato sì” per trarne azioni pratiche capaci di portare all’avvento della «ecologia integrale» con cui superare «l’eccesso antropologico» che porta l’uomo da custode del “Giardino terrestre” a ritenersi «dominatore assoluto» della natura. «Il pianeta che speriamo è una scommessa urgente ed entusiasmante – scrive mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, nei “Lineamenta” che aprono la riflessione della Settimana – L’ambiente, il lavoro, il futuro del Pianeta sul quale ci è stato donato di vivere potranno conoscere nuove armonie. Partendo dal riconoscere che #tuttoèconnesso. E che ciò comporta nuove responsabilità e nuovi orizzonti per ciascuno».

Settimane Sociali - ecologia ambiente inquinamento

SVOLTA Come ribadisce anche lo “Instrumentum laboris”, il testo guida dei lavori congressuali, si tratta sia di produrre «una rivoluzione epistemica», che grazie a un nuovo umanesimo permetta a una scienza e a una tecnologia sempre più settoriali di tornare a essere in relazione con l’insieme di cui fanno parte, sia di determinare

un cambiamento profondo degli stili di vita individuali

introducendo e promuovendo nuove consuetudini e norme sociali “virtuose”. Senza dimenticare un coinvolgimento di tutte e quattro le “mani” che muovono l’economia: quella invisibile del mercato, di cui già Benedetto XVI aveva colto i limiti nell’enciclica “Caritas in veritate”, quella delle istituzioni nazionali e internazionali, quella degli imprenditori e delle imprese, e quella della cittadinanza attiva «di tutte le persone di buona volontà», ricordando che «acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico» (Ls).

LE ALTRE La Settimana sociale che si svolgerà il prossimo ottobre a Taranto riprende in parte il tema della precedente, organizzata a Cagliari nel 2017 e dal titolo “Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo, solidale”, ma è possibile cogliere un fil-rouge anche guardando più indietro nel tempo; in precedenza ci si era concentrati sulla funzione della famiglia nella società italiana (Torino 2013), un aspetto ancora più attuale oggi in pieno inverno demografico e con il fenomeno migratorio connesso anche all’instabilità degli ecosistemi, sul ruolo dei cattolici in Italia come motore di “un’agenda di speranza” (Reggio Calabria 2010), sul bene comune che torna a essere centrale nella rassegna pugliese (Pistoia e Pisa 2007), sulla democrazia (Bologna 2004), che è messa alla prova tanto dal cambiamento climatico quanto dalla digitalizzazione e non ultimo dalla pandemia, oltre che esplicitamente sfidata da modelli autoritari che si autorappresentano più efficienti come la Cina. La prima edizione della Settimana fu organizzata a Pistoia nel 1907 ed ebbe come argomento “Movimento cattolico e azione sociale: contratti di lavoro, cooperazione e organizzazione sindacale, scuola”. In seguito si svolse pressoché con cadenza annuale, con una prima interruzione tra 1913 e 1920 – legata alla prima guerra mondiale – una seconda tra 1934 e 1945 – tra conquista dell’Etiopia e secondo conflitto mondiale – e una terza dal 1970 al 1991.

Giuseppe Del Signore

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