Vicariato di Garlasco, il Sinodo: «Camminare insieme con la Chiesa»

“Camminare insieme”, è fra le principali caratteristiche dell’idea di Chiesa che papa Francesco vuole promuovere: è lo stile della “sinodalità” che nasce da quella vita di grazia che ci conforma al Signore Gesù.
Ma come attuare la sinodalità? O meglio: come possiamo crescere di più come Chiesa nella direzione della sinodalità dopo che la pandemia ci ha frenato in molte cose? Dobbiamo fare i conti con la diminuzione del peso del cristianesimo un po’ ovunque in Europa, al declino di partecipazione e di presenze che notiamo anche nelle nostre parrocchie, al venir meno di alcune basi della fede, l’aumento dell’indifferenza religiosa e poi il clericalismo, definito dal papa come “la perversione della chiesa”: l’autosufficienza e la mondanità spirituale che pongono l’ideologia al posto del Vangelo.
Per attuare la sinodalità il papa ci chiede una cosa semplice: ci chiede di saper camminare tutti insieme in ascolto della Parola di Dio, in ascolto reciproco tra di noi, e in ascolto di tutti, quindi, proprio attraverso un sinodo sulla “sinodalita”, possiamo effettuare la lettura cristiana del nostro tempo, possiamo raccogliere segni di rinnovamento e renderci finalmente conto che le vecchie certezze e i vecchi schemi sono superati.
La nostra diocesi è entrata ormai nel vivo della prima fase sinodale: quella del percorso parrocchiale di consultazione. Tante parrocchie e unità pastorali sono già partiti con i gruppi sinodali, o stanno per farlo. Finalmente tante persone potranno fare sentire la voce di una Chiesa che cammina per coinvolgere tutti, nessuno escluso e senza avere paura di stare dentro la complessità di questo tempo, ascoltando e comunicando in verità e franchezza.
Anche il nostro vicariato di Garlasco si è dato molto da fare per organizzare questa consultazione. A partire dal vicario e dai sacerdoti che si sono opportunamente documentati, supportati dai referenti diocesani e dalla loro equipe, sempre impegnati a favorire il collegamento tra la diocesi e le parrocchie.
Inoltre i referenti hanno lavorato molto per incontrare i parroci e produrre i documenti di lavoro necessari. Tra i tanti documenti prodotti c’è la “Traccia per i gruppi sinodali”: essa costituisce l’insieme delle domande per stimolare e facilitare questa esperienza di condivisione e di ascolto.
Queste domande sono state in alcuni casi contestualizzate con le realtà parrocchiali del vicariato e/o ampliate secondo le sensibilità della comunità particolare senza togliere senso e significato alla traccia originale.
L’équipe sinodale diocesana lavora attraverso alcuni coordinatori per svolgere le riunioni di consultazione sinodale in tutta la diocesi. Nel vicariato di Garlasco ci sono quattro coordinatori (Dino, Giuseppe, Giulia, Fabio) nominati dal vicario e opportunamente formati sullo spirito, gli obiettivi e gli orientamenti del processo sinodale. Essi sono un aiuto durante la fase di consultazione parrocchiale, offrendo sostegno, incoraggiamento, e accompagnamento.
Nella fase di invito alla popolazione si è lavorato su più fronti, cercando di invitare persone che riflettano una diversità di comunità, esperienze, culture, età e stili di vita. Sono stati fatti:
Inviti formali con lettere alle associazioni, ai gruppi e agli enti del territorio Chiamate, contatti (amici, vicini, conoscenti, parenti, ecc)
Documenti che includono le domande, riflessioni e commenti da inviare alle persone invitate Incontri e coinvolgimento dei gruppi in particolare i consigli parrocchiali
Locandine e avvisi.
Coinvolgimento dei genitori dei ragazzi del catechismo.
Ad oggi siamo ancora all’inizio della consultazione, ma sono già stati fatti quattro incontri importanti (Bozzola, Gambolò, Garlasco, Dorno). Gli incontri totali saranno 14 più un incontro finale di tutto il vicariato a Dorno il 24 marzo.
Possiamo dire che l’affluenza non è molto alta, si è soprattutto evidenziato, in questa prima fase, una grossa difficoltà nel raggiungere coloro che sono lontani dalla Chiesa.
Ho notato che i partecipanti agli incontri sono molto motivati e attivi con interventi sensati e pertinenti, sono desiderosi di essere parte attiva delle decisioni della chiesa: tanti, soprattutto giovani e donne, non si sentono sempre ascoltati e riconosciuti.
Sono emerse testimonianze significative: persone che evidenziano un senso di trascuratezza della chiesa, quasi di isolamento; essa risulta poco inserita nella realtà sociale del paese trascurando così la “relazione umana” (la persona, la famiglia, l’uomo).
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emerso il desiderio di una chiesa che investa più tempo e risorse (anche economiche) per stare in mezzo alla gente, soprattutto i giovani, ma su questo occorre crederci veramente. Per Camminare insieme è necessario decidere insieme anche su questioni importanti, riuscire a mettersi in gioco in prima persona sia laici sia sacerdoti, camminare insieme è soprattutto partecipazione (non solo un servizio su richiesta) e disponibilità, è costruire delle relazioni, incontrare e fare accoglienza.
Ci sono stati interventi volti ad evidenziare la necessita di più unità e collaborazione nel vicariato: spesso si producono documenti inutili che pochi leggono, mentre servirebbe di più focalizzarci tutti su poche cose, ma concrete, che mettono in gioco ognuno di noi.
Anche l’aspetto della preghiera è stato oggetto di riflessioni, pregare insieme è il primo passo, mettersi in ascolto dello Spirito Santo. Attraverso lo SS riusciamo ad essere chiesa e camminare insieme. Camminare insieme per conoscere se stessi e i propri limiti, solo con l’umiltà riusciremo ad accettare anche gli altri con i loro limiti.
Queste sono solo alcune delle tante riflessioni di questi primi incontri. Al termine della consultazione si preparerà un documento di sintesi che rispecchierà la vera realtà e l’esperienza vissuta dal Popolo di Dio frutto di questo splendido cammino sinodale.
Voglio inviare a tutte le comunità che sono al lavoro, ai sacerdoti, ai laici, agli operatori pastorali, che tanto si sono spesi per la buona riuscita del sinodo, un augurio di buon proseguimento affinché in ognuno di noi, con la forza dello Spirito Santo, possa rinascere la Speranza. A Lui guardiamo e da Lui lasciamoci guidare.

Dino Invernizzi
(membro della equipe diocesana e coordinatore per il vicariato di Garlasco)

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