Il sottotitolo di questo utile, saggio, conveniente libro è “Il consiglio, la guida, la supervisione”. È un libro utile perché serve a coloro che cercano risposte alle proprie domande o almeno di avvicinarsi il più possibile alle domande utili a sciogliere le domande.
È saggio perché sa di cosa ha bisogno il lettore: il celebre analista americano mette tutta la sua esperienza clinica ed anche la sua esperienza umana, al servizio del medico, dell’operatore sociale, dello psicologo, del religioso; ma la mette anche a servizio di chi si trovi professionalmente in condizione di condurre colloqui che coinvolgono temi personali, privati ed emotivamente significativi per l’interlocutore: si comprende che anche un ‘semplice’ lettore può trovarsi nella condizione di “condurre” un colloquio dentro di sé, per sé: per questa ragione il testo di Rollo May è necessario in una biblioteca privata. Perché l’autore aiuta, pagina dopo pagina, il lettore ad entrare in contatto con le parti di sé con le quali non ha avuto ancora l’esperienza illuminante dell’empatia. Consigliare in qualsiasi ambito, familiare, scolastico, amicale, ospedaliero e, soprattutto, consigliarsi, richiede una profonda empatia, la comprensione del carattere e delle tensioni interne della personalità. Richiede la capacità di accettare e rispettare gli altri senza mettere davanti al rapporto con loro, falsi moralismi. Nel libro l’autore spiega come il compito del counselor e di noi stessi, in quanto counselor della nostra esistenza, sia quello di favorire lo sviluppo e l’utilizzazione delle potenzialità del cliente, aiutandolo a superare problemi di personalità che sono di ostacolo all’espressione piena e libera, completa, di sé, nel mondo esterno.
Per agevolare la conoscenza di sé che il lettore dovrebbe avere, May, descrive le caratteristiche della personalità sana ed equilibrata: libertà, individualità, integrazione sociale e tensione religiosa, poi, analizza gli aspetti fondamentali del processo del counseling distinguendo quattro fasi: prendere contatto, stabilire il rapporto, confessione del disturbo e interpretazione. Per approdare al superamento del problema che coincide con la vera trasformazione della personalità: un risultato del quale è artefice solo il cliente: il counselor può solo accompagnarlo, con rispetto, empatia e rispetto a ritrovare la libertà che gli impediva di conoscere le altre: quella di essere pienamente se stesso. Quale trasformazione vi attende? Buona scoperta…
Isabella Giardini



