Il Governo dice “stop” alle multe ai no-vax. Nel decreto Milleproroghe il Consiglio dei ministri ha inserito l’abrogazione delle sanzioni nei confronti di coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione contro il coronavirus durante la pandemia. Un provvedimento che ha spaccato non solo il mondo politico, ma anche quello sanitario e l’opinione pubblica. E perfino il “fronte no vax”, visto che per chi l’ha già pagata non è previsto alcun rimborso.
IL TEMA «Questa scelta non è un messaggio educativo alla popolazione sul rispetto delle regole – spiega il dottor Claudio Lisi, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Pavia – Ricordiamoci che il Covid ha provocato quasi 200mila morti di cui 383 medici. Il tema non erano e non sono le multe, ma la protezione dei cittadini. Questa abrogazione non è certamente un bel segnale e pone anche un problema di equità». Come già accennato, a essere esentati dalla multa solo coloro che ancora non l’hanno pagata, mentre i cittadini che hanno già versato il contributo di 100 euro sono tagliati fuori dai rimborsi. «Questa abrogazione non prevede rimborsi per chi le multe le ha già pagate – continua Lisi – è chiaro che oggi, la sanzione perde di significato, ma si pone ugualmente un grosso problema di equità dei cittadini davanti alla legge».
EQUITÀ Il nuovo decreto mette davanti al fatto che non sempre “la legge è uguale per tutti” e a sottolinearlo è soprattutto la comunità sanitaria. «L’abrogazione delle multe ai no vax – commenta Luca Bellazzi, membro dell’Amf di Vigevano e Lomellina – è un chiaro insulto a tutte le persone corrette che ogni anno si sono dedicate a pagare tasse, multe e a indossare correttamente le mascherine. Dal mio punto di vista è un premio all’illegalità e l’appoggio da parte delle istituzioni a comportamenti scorretti come quello di non vaccinarsi è assolutamente deleterio». Non un boicottaggio da parte del governo Meloni, ma la dimostrazione che la storia non insegna nulla, soprattutto alla classe dirigente.
Qualora dovesse mai esserci una nuova pandemia i cittadini si sentirebbero ancora più legittimati a non vaccinarsi – continua Bellazzi – credo che cancellare le multe sia diseducativo nei confronti della popolazione.
COMUNICAZIONE Insomma l’abrogazione è uno schiaffo per chi ha seguito le regole, un messaggio diseducativo e pure un autogol comunicativo che rischia di avere un forte impatto emotivo. «Al di là dei diritti alla salute e agli aspetti costituzionali – spiega Alessandro Rubino, vicesegretario regionale Fimmg e consigliere comunale di Forza Italia, partito che fa parte del Governo e che, pur avendo approvato il Milleproroghe in Cdm, ha poi preso le distanze dal provvedimento sulle multe – sono convinto che togliere le multe a chi non si è vaccinato contro il Covid-19 sia un’operazione molto pericolosa. In primis dal punto di vista sanitario e, in secondo luogo, dal punto di vista comunicativo. È come se fosse un nulla osta verso chi non ha rispettato regole di salute pubblica, “boicottando” quei cittadini che le regole le hanno seguite». Una comunicazione che deve «avere un impatto emotivo nei confronti della popolazione – conclude Rubino – facendo capire ai cittadini che molte patologie gravi e spesso mortali sono state debellate grazie ai vaccini. Nel 2024 non è possibile mettere ancora in discussione il ruolo delle vaccinazioni e di tutte le attività di prevenzione».
Rossana Zorzato