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Coronavirus Pavia: 18 mini focolai, alcuni in Lomellina

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Ats di Pavia - sede
Ats di Pavia - sede

In Provincia di Pavia ci sono 18 mini-focolai, ma la situazione è sotto controllo. A comunicarlo è Ats di Pavia, che non indica in quali Comuni si concentrano anche se precisa che sono diffusi in maniera omogenea su tutto il territorio, senza distinzione tra pavese, Lomellina e Oltrepò.

Non destano particolare preoccupazione – spiega l’Agenzia – e sono monitorati con attenzione

SCARTI MINIMI Guardando all’evoluzione dei contagi rispetto all’ultima settimana, in tutta la Provincia se ne sono registrati 18, con una crescita dello 0.3% in calo rispetto alle precedenti (+0.5% l’ultimo scarto rilevato) e una prevalenza di 10.3 casi ogni mille abitanti, che resta sopra la media regionale (9.4) e la quinta in Lombardia. Trasportando questi dati a livello di città, per capire dove potrebbero essersi manifestati i «mini focolai»,

quelle in cui si è avuta una crescita dei casi sono Pavia (+3) e Voghera (+3), ma nel primo caso in termini relativi la situazione è stabile (+0.5% come la scorsa settimana).

In altri centri, come Vigevano, Gambolò, Garlasco, Gropello, Certosa, Dorno, Robbio, Santa Cristina e Casei Gerola è stata minima, una persona colpita dal Sars-CoV-2, anche se negli ultimi quattro dopo circa un mese di tranquillità. Per la città ducale si tratta comunque di un miglioramento rispetto alle settimane precedenti (+0.2% contro 0.4%, +1.8% e su livelli superiori ancora prima), mentre Garlasco e Gropello restano sui livelli precedenti (+0.8% il primo municipio e +2.4% il secondo) e Gambolò torna a muoversi (+1.1% a fronte di nessun caso nell’ultimo intervallo). Allargando lo sguardo Mortara, Cassolnovo e Cilavegna restano al palo rispettivamente per la prima, seconda, e terza volta consecutiva.

REGIONE La Lombardia vede una situazione di stasi in cui i contagiati crescono a un ritmo equivalente rispetto alla settimana scorsa (+0.67% da +0.78%), così come i morti (+0.3% da +0.4%), mentre i guariti aumentano e i positivi diminuiscono, ma via via meno (+1.7% a fronte di +5.5% e -5.6% a fronte di -19.7%).

A indicare una situazione stazionaria, che potrebbe essere il preludio di un’inversione di tendenza in negativo oppure della famosa “convivenza col virus”, anche quanto arriva dagli ospedali:

i ricoveri in terapia intensiva sono diminuiti di un ulteriore 14.3%, ma da due settimane le rianimazioni si svuotano con più lentezza rispetto al -45.7% del periodo precedente e ora anche i ricoverati con sintomi frenano, da -69.3% a -21.5%. I tamponi si accrescono del 5.1%, in calo per la sesta settimana consecutiva.

BELPAESE In Italia gli indicatori sono equivalenti a quelli lombardi, i contagiati passano da +0.72% a +0.52%, i positivi da -20.1% a -5.5%, i decessi da +0.3% a +0.29%, i guariti da +3.1% a +1.1%, i degenti gravi da -23.6% a -22.6%, gli altri da -45.0% a -13.2%, i tamponi rallentano per la sesta volta.

Giuseppe Del Signore

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