Home Primopiano Salute Coronavirus Pavia / Settembre 2021? Dai numeri è meglio del 2020

Coronavirus Pavia / Settembre 2021? Dai numeri è meglio del 2020

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Coronavirus Pavia

A settembre i positivi sono diminuiti sia in Italia sia in Lombardia.

I casi attivi sono -28.5% nel primo caso e -10.7% nel secondo, pari a circa 100mila e circa 10mila.

E’ vero che si tratta di cifre più alte di quelle che si registravano un anno fa, quando se ne contavano 51mila e 9mila, ma a segnalare che il contesto è molto diverso è la tendenza, perché dodici mesi addietro erano in crescita del 96.6% e del 30.3%, mentre ora diminuiscono pur in presenza di una variante molto più contagiosa delle precedenti, la delta. Questo è l’impatto della campagna vaccinale sull’epidemia di Sars-CoV-2 in Italia, tale da consentire di guardare all’autunno con cauto ottimismo, fermo restando che i ricoverati oggi sono più che nello stesso periodo del 2020 e che ogni scenario può variare al mutare delle condizioni, ad esempio con la comparsa di nuove varianti. Anche in provincia di Pavia i segnali sono di flessione dei contagi, con il -9.1% registrato dai casi attivi nell’ultima settimana, passati da 496 a 451.

NEL PAVESE Sul territorio i positivi sono stati in crescita nella prima parte di settembre, con un ritardo rispetto al resto della Lombardia, e hanno iniziato a diminuire nelle ultime due settimane, per questo la variazione mensile è -0.4%. I numeri non sono altrettanto positivi per i ricoveri:

sono 42 i pavesi in ospedale a causa della Covid-19, 8 in terapia intensiva (erano 7 la scorsa settimana) e 34 negli altri reparti (-10.5%),

nel complesso in calo del 6.7% negli ultimi sette giorni, ma in aumento dell’82.6% rispetto ad agosto, quando i pazienti erano 23, di cui 4 in rianimazione. Una maggiore presenza che si traduce in un aumento dei morti, 14 persone negli ultimi trenta giorni, con un tasso di +0.5% contro il +0.1% e il +0.2% degli ultimi due mesi. Del resto i contagi in Provincia si sono mantenuti stabili (+1.8% contro il +1.6% precedente) e in centri quali Vigevano, Pavia e Mortara hanno avuto un incremento, in controtendenza rispetto a quanto visto a Garlasco, Voghera, Gambolò.

MENO PRESSIONE In generale la situazione resta sotto controllo tanto a livello locale quanto a livello nazionale. Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, vede i posti occupati al 5% in terapia intensiva e al 6% nei reparti Covid, cifre in linea con quelle lombarde e distanti dall’8% e dal 15% della Sicilia. Le degenze sono in calo in Italia sia in rianimazione (-12.3%, 488 soggetti) sia in regime ordinario (-22.3%, 3487), mentre sono cresciute fino alla scorsa settimana in Lombardia, che in settembre segna +29.2% (62) e +14.1% (389). Resta ancora alta la crescita dei decessi, passati dal +0.4% di luglio al +1.2% di settembre nella penisola e stabile al +0.3% in Regione, per un totale di oltre 130mila vittime, mentre si riduce il rapporto tra il numero di casi trovati e di test effettuati, rispettivamente all’1.6% e all’1%, segno di una ridotta circolazione virale.

Giuseppe Del Signore

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