Ogni ostilità sportiva, anche quella più accesa, passa in secondo piano di fronte all’immane tragedia della guerra.
E la Elachem Vigevano e l’Omnia Pavia, protagoniste di uno dei più sentiti derby del panorama cestistico nazionale, domenica prima di dare il via alla contesa si abbracceranno sotto i colori gialloblù: non, ovviamente, quelli della squadra ducale, ma quelli della bandiere dell’Ucraina.
IL TRIBUTO DELLE SQUADRE Il caso, infatti, vuole proprio che la “partitissima” si disputi proprio questo fine settimana al PalaRavizza di Pavia: le squadre, prima del salto a due, si troveranno per cinque minuti sotto il vessillo del paese est europeo invaso dalla Russia. Un tributo ancor più sentito, soprattutto se si considera che in entrambe le compagini militano due atleti originari dell’Ucraina (il 19enne Mykhailo “Misha” Lebediev tra le fila pavesi e il 20enne Vladyslav Radchenko per Vigevano) che ovviamente stanno vivendo con grande difficoltà ed emozione questo momento storico, dove familiari e amici dei due ragazzi rischiano quotidianamente la vita.
IL COMUNICATO «Prima della gara la fiera rivalità sportiva verrà messa da parte con un gesto di forte valore simbolico con la bandiera dell’Ucraina» si legge nel comunicato diramato dalle due società, entrambe concordi nel mandare un messaggio di pace anche tramite lo sport: assieme ai giocatori in campo ci saranno anche le autorità civili cittadine (per parte vigevanese parteciperanno il sindaco Andrea Ceffa e l’assessore allo sport Nunzia Alessandrino) e durante il pre gara sarà suonato l’inno ucraino. Il tifo vigevanese già la scorsa settimana aveva mandato messaggi di pace con uno striscione con la scritta “No war” esposto durante la partita contro Empoli, in solidarietà proprio nei confronti del giovane Radchenko.
Alessio Facciolo
