Le case di reclusione di Vigevano, Pavia, Voghera continuano a far fronte alla mancanza della figura del Garante dei diritti dei detenuti, in attesa che la provincia di Pavia provveda alla sostituzione della dimissionaria Laura Cesaris.
BANDO Dagli uffici provinciali sono arrivate rassicurazioni, l’iter per trovare il nuovo Garante è stato avviato e, finché Cesaris non sarà sostituita, la stessa deve «pur essendosi dimessa, tenersi in contatto con le case di reclusione in modo che possa persistere un’attività di presidio. Il nuovo Garante dei detenuti sarà individuato mediante un bando tenendo conto del fatto che si tratta di un incarico e di un ruolo dal valore giuridico di livello. Le procedure comunque, in accordo con l’attuale Garante, sono già state avviate». Ciò significa che Laura Cesaris, docente della facoltà di giurisprudenza all’Università di Pavia, risulta formalmente nel pieno dell’esercizio delle funzioni: «formalmente rimarrò in carica fino a quando non verrà nominato un nuovo Garante a seguito di regolare bando – precisa Cesaris – avevo comunque già rassegnato le dimissioni parecchi mesi fa per gravi ragioni familiari e personali, che mi impedivano e mi impediscono di svolgere il mandato». E i compiti e i doveri del Garante hanno tutti una rilevanza non indifferente: controllare e verificare che vengano garantiti il diritto alla salute, una vita dignitosa, la funzione rieducativa della pena e di assicurare che le condizioni dei luoghi di reclusione siano idonee per gli stessi detenuti.
A VIGEVANO La mancanza di una figura di questa importanza si è fatta e si sta facendo sentire nella casa di reclusione di Vigevano, al cui interno anche durante il corso della stagione estiva non è comunque mancato il lavoro e l’impegno dei volontari: «La figura del Garante – spiega Rosalia Marino, direttrice della casa di reclusione situata a Piccolini – sulla cui nomina al momento non abbiamo ricevuto alcuna novità, è senza dubbio importante, sopperiamo alla sua assenza con i volontari e tutte le persone che ci aiutano».
Quella del volontariato in particolare è un’attività di rilievo e significativa, sebbene non possa sostituire in tutto e per tutto i compiti e le funzioni del Garante.
PROGETTI I volontari e il personale della struttura durante il corso della stagione estiva hanno coinvolto i detenuti in una serie di attività e progetti volti a dare loro una possibilità di riscatto. Tra questi i corsi di pasticceria, gelateria e percorsi di formazione per imparare il lavoro di magazzinieri. A settembre prenderà il via il progetto del «call center che ha consentito al momento di assumere 11 detenuti – rende noto la direttrice Marino – con diverse aziende e imprese che hanno creduto in questa iniziativa, tra le quali Eolo, Sielte, Dolomite Energia. Abbiamo lavorato tanto grazie al prezioso e significativo aiuto di tutto il personale». Lunedì 20 settembre sarà presentata la nuova filiera lavorativa promossa all’interno dell’istituto correttivo di Vigevano.
Edoardo Varese