Mortara, agrivoltaico: politica divisa

Il progetto del nuovo campo agrivoltaico continua a far discutere.

MOZIONE Tra i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì 10 febbraio una mozione del consigliere Giuseppe Abbà che dovrà essere ridiscussa durante una nuova seduta, visto che due punti del testo non hanno convinto i consiglieri di Lombardia Ideale. A non convincere la capogruppo Federica Rufo è il punto in cui Abbà ha chiesto «l’impegno a formare un ente pubblico per la transizione energetica e che si impegni a impedire che siano realizzati nuovi impianti agrivolatici. Dal nostro punto di vista non verrebbe tutelato il paesaggio, visto che potrebbero verificarsi troppi rumori e tanti campi elettromagnetici. Questo progetto non tiene per nulla conto della composizione del nostro territorio, prettamente agricolo». Abbà fa leva sul fatto che il Comune non si sia impegnato a sufficienza a far valere le proprie ragioni

al governo che si è di fatto mostrato propenso e favorevole a realizzare questo campo che si estenderà su una superficie di 320mila e 390 metri quadrati: numeri alla mano l’impatto dal punto di vista estetico sarà rilevante, soprattutto su un territorio prettamente agricolo come quello della nostra città.

RASSICURAZIONE Tanti ancora i dubbi e le perplessità, proprio mentre Innovo Renewables, l’azienda che ha già presentato l’iter progettuale al Ministero dell’Ambiente, spiega e chiarisce che con l’installazione dei pannelli non si verificherebbe un eccessivo consumo di suolo e che la coltivazione del riso non sarà messa a rischio: «I benefici dell’agrivoltaico per il mondo agricolo – fanno sapere dall’azienda – sono molteplici. Tra questi ricordiamo il miglioramento della produttività e della resa dei terreni, minor consumo di acqua e ottimizzazione dell’irrigazione dell’irrigazione grazie all’ombreggiamento creato dall’impianto. Una volta realizzato l’impianto e messo in funzione sottoscriveremo un contratto per la futura conduzione del fondo agricolo. Il nostro obiettivo è continuare a portare avanti e sostenere la crescita delle energie rinnovabili in Europa». La società lo scorso 22 gennaio aveva presentato una prima parte di progetto alla giunta Gerosa. La pratica è stata avviata il 20 settembre, quando la società ha presentato al Ministero dell’Ambiente l’istanza per avviare la valutazione impatto ambientale, ricevendo poi un primo via libera. La ditta ha fatto sapere di essere pronta e disposta a rispondere a ogni dubbio dei cittadini. «Quello che vogliamo è una sinergia continua tra la produzione di energia e l’azienda agricola. Ci impegniamo a portare avanti rapporti di collaborazione con agricoltori e imprese del territorio».

Edoardo Varese

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