Mortara, giallo sul decesso di un anziano

Restano molti interrogativi attorno alla morte di un uomo di ottant’anni, deceduto pochi giorni dopo essere intervenuto per difendere una vicina di casa, vittima di stalking. Il fatto si è consumato in via Marzotto, una tranquilla zona residenziale sconvolta da una vicenda a dir poco anomala.

VIOLENZA donne

QUARTIERE SENZA PACE Secondo le prime informazioni, la vittima, un pensionato conosciuto e stimato nella zona, sarebbe intervenuto per soccorrere una donna di 56 anni che da mesi viveva nel terrore. Una storia fatta di persecuzioni e minacce, di gesti inquietanti e presenze costanti, che avevano trasformato la vita della donna in una prigione a cielo aperto. Da tempo la donna avrebbe segnalato il comportamento ossessivo del vicino, che avrebbe cominciato a seguirla, a lasciarle fiori davanti alla porta, a farle trovare biglietti e messaggi, fino ad arrivare a veri e propri appostamenti sotto casa. Pare che la donna fosse terrorizzata, tanto da cambiare orari e abitudini, ma lui trovava sempre un modo per farsi vedere.

L’AGGRESSIONE Il giorno dell’aggressione, la donna si trovava nel cortile della propria abitazione in compagnia di una coppia di anziani coniugi, amici di famiglia. Sarebbe stato in quel momento che lo stalker, dopo l’ennesimo confronto, l’avrebbe affrontata con toni sempre più violenti, fino a passare alle mani. A quel punto l’ottantenne sarebbe intervenuto per difenderla, tentando di frapporsi tra la donna e l’aggressore. Ne sarebbe nata una colluttazione violenta, nel corso della quale il pensionato avrebbe riportato un trauma cranico. La moglie, accorsa per aiutarlo, avrebbe a sua volta riportato ferite lievi. Subito dopo, l’aggressore si sarebbe allontanato, mentre sul posto giungevano i soccorsi e le forze dell’ordine. L’uomo ferito è stato trasportato in ospedale. A distanza di pochi giorni il decesso, ma senza che le autorità abbiano per il momento stabilito un nesso tra l’aggressione e il decesso: la Procura ha aperto un fascicolo per chiarire la dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità. L’autopsia, disposta sul corpo dell’anziano, dovrà stabilire se la morte sia riconducibile direttamente alle percosse subite durante la colluttazione o se a provocarla possano essere state altre cause.

Determinanti saranno anche le testimonianze dei presenti e i referti medici.

INDAGINI Gli investigatori stanno ascoltando i vicini di casa e raccogliendo elementi utili per ricostruire l’aggressione. Si valutano le eventuali denunce presentate in passato dalla donna e le segnalazioni di comportamenti molesti da parte del presunto stalker. Se il nesso causale tra le ferite e il decesso dovesse essere confermato, l’indagato potrebbe rispondere non solo di atti persecutori e lesioni, ma anche di omicidio preterintenzionale. Nel quartiere domina un silenzio denso di incredulità. Nessuno avrebbe immaginato che la storia di minacce e molestie potesse culminare in una tragedia. Ora si attende l’esito degli accertamenti tecnici e dell’autopsia, che potrebbero fornire le prime risposte. Solo allora la Procura potrà valutare eventuali misure cautelari nei confronti dell’indagato.

Edoardo Varese

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