Nuova sede al centro antiviolenza Kore

«Qui arrivano gli ultimi, e come con papa Francesco qui trovano ascolto, aiuto». Le toccanti parole di padre John (al secolo Giovanni Perego, ndr) del convento dei frati cappuccini di Vigevano, seguite dalla sua benedizione, hanno aperto, martedì 22 aprile, la mattinata dedicata all’inaugurazione della nuova sede del Centro Antiviolenza Kore, che ora si trova in corso Genova 28.

UN CAMMINO «Si tratta di una nuova importante tappa sul nostro cammino iniziato nel lontano 2013 con l’apertura dei primi due sportelli antiviolenza presso l’Ospedale di Vigevano e la clinica Beato Matteo, sportelli tuttora attivi, e in seguito con lo spazio di corso Torino presso la Caritas – ha detto la presidente della cooperativa Kore, Nicla Spezzati – questo nuova sede è importante perché gli spazi che abbiamo a disposizione ci consentono di realizzare laboratori con i bambini, ampliare tutte le attività che realizziamo, lavorare in un ambiente più adatto alle intime esigenze di coloro che si rivolgono a noi: il centro antiviolenza è ascolto, aiuto psicologico e di donne e minori che hanno subito violenza, è prevenzione attraverso gli incontri con le scuola, personale formato si occupa di ogni forma di violenza fisica, economica, sessuale, psicologica, stalking. È aiuto legale grazie ai colloqui con le avvocatesse, è ricerca del lavoro e di un luogo dove poter vivere attraverso i percorsi legati all’autonomia abitativa». All’inaugurazione l’intero staff del Centro Kore; assieme a loro Ilaria Marzi di Ats, Alessandra Fucillo, assessore alle pari opportunità di Pavia, Silvana Pillera, assessore alla partita del comune di Vigevano, il comandante dei carabinieri colonnello Banzatti, Mariangela Zenoni della Fondazione Vera Coghi. E molti altri, volontarie, educatrici, psicologhe, avvocatesse che, in questi anni, hanno vissuto accanto al Centro antiviolenza lo hanno fatto crescere, condividendo scelte ed obiettivi.

PP Violenza di genere - Silence is violence

SORELLANZA «Nel 2024 sono state più di 200 le richieste di aiuto – ha detto Barbara Milan, di Kore – 167 le prese in carico». «Il rapporto creato con il Centro Antiviolenza Kore – ha detto l’assessore Marzi di Ats – dimostra sempre di più che si va lontano solo se si lavora assieme. Qui le donne che arrivano non si sentono sole». Fucillo, parlando del rapporto con il Cav Kore, ha parlato di

sorellanza: è questa la nostra forza, quella che porta le donne a unirsi.

Silvana Pillera del comune di Vigevano ha rimarcato «per l’amministrazione comunale il lavoro del centro antiviolenza Kore è determinante». «Sono qui, in un posto bellissimo – ha sottolineato il comandante della compagnia dei carabinieri di Vigevano, Paolo Banzatti – che riflette la bellezza delle vostre azioni, del vostro operare». «Un grande lavoro di prevenzione viene realizzato ogni anno con progetti e interventi nelle scuole sulle varie fasce d’età, dalla materna alle superiori, mirati ad una politica scolastica antiviolenza dove anche l’operato della scuola, delle famiglie e dalle agenzie educative viene valorizzato e messo in rete – ha concluso Spezzati – per ogni donna che viene presa in carico Kore mette in atto un progetto personale e condiviso dalla donna stessa che richiede conoscenze e competenze multiformi per il raggiungimento degli obiettivi».

Isabella Giardini

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