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Ponte del Ticino, si apre il bando

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Infrastrutture nuovo Ponte sul Ticino (Vigevano)

Parte la gara per il completamento del nuovo ponte del Ticino di Vigevano. Con una determina dello scorso 9 marzo, la Provincia di Pavia ha dato il via alla procedura d’appalto che individuerà l’impresa che riprenderà in mano il cantiere del viadotto, fermo da quasi due anni e “monco” di circa 23 metri d’impalcato nella sua parte centrale. Nel 2019 la Provincia, ente appaltante, aveva risolto il contratto con il precedente esecutore a causa di un contenzioso economico: dopo un tentativo andato a vuoto di ripercorrere la precedente graduatoria (gli aventi diritto o non erano interessati o avevano chiuso i battenti) da Pavia si è scelta la strada di indire due nuove gare, una per l’infrastruttura vera e propria e un’altra per la viabilità di collegamento.

LA PROCEDURA L’iter, rallentato ulteriormente anche a causa della pandemia da Covid, ha visto una prima svolta il 28 dicembre scorso, quando la società Integra ha presentato alla Provincia il nuovo progetto esecutivo dall’importo di poco più di 4 milioni e 920mila euro. Nelle scorse settimane, l’ente di Piazza Italia ha indetto una manifestazione di interesse per fare una prima cernita delle società papabili: a questa prima selezione hanno partecipato circa un centinaio di aziende, 20 delle quali sono state selezionate dagli uffici e segnalate alla Stazione Unica Appaltante.

A questi operatori sarà inviata al lettera d’invito per prendere parte alla gara: le offerte dovranno pervenire obbligatoriamente in via telematica tramite la piattaforma Sintel e il vincitore, una volta ricevuto l’incarico, avrà 364 giorni di tempo per terminare l’opera. Oltre a tappare il “buco” tra le due sponde del Ticino, la società che eseguirà i lavori dovrà realizzare le finiture stradali, due “belvedere” al centro del ponte e le opere idrauliche sul tratto di fiume interessato ai lavori. Prevedendo il via al nuovo cantiere entro un paio di mesi, è molto probabile che senza intoppi il nuovo pronte sia pronto per la fine della primavera del 2022: l’infrastruttura è necessaria per lo sviluppo viabilistico del territorio, con la realizzazione di raddoppio, “superstrada” e pista ciclabile strettamente connesse al nuovo collegamento fra le due rive del Fiume Azzurro.

Per quanto riguarda la viabilità di raccordo, il progetto è stato assegnato allo studio veneziano Faber e Milan: la strada, dal lato vigevanese, si innesterà sulla rotonda di corso Milano e, tramite un “corridoio” sopra l’area ex Bocca (da risanare prima di iniziare i lavori) giungerà al viadotto. I tempi anche in questo caso sono di circa un anno, con la conclusione prevista sempre per i primi mesi del 2022, in parallelo con il ponte.

Alessio Facciolo

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