Sprint sulla Vigevano-Magenta

Passi in avanti per la Vigevano-Magenta? Forse si è arrivati allo scatto decisivo. Nei giorni scorsi Anas ha infatti provveduto all’aggiudicazione provvisoria dell’appalto della tratta C, che prevede, in linea teorica, 90 giorni di verifiche prima dell’assegnazione definitiva. La tratta C dell’opera è quella che più interessa la città ducale, essendo il collegamento che permetterà di bypassare Abbiategrasso e di raggiungere così senza code il Milanese e l’aeroporto di Malpensa.

LA DITTA Anas avrebbe assegnato provvisoriamente l’appalto alla Salc Spa, società del gruppo Salini, uno degli attori più importanti nel settore italiano delle costruzioni. Con oltre 250 dipendenti, la Salc nei suoi oltre 20 anni anni d’attività ha realizzato una serie di opere infrastrutturali per conto di stazioni appaltanti importanti: Anas, certo, ma anche Rfi, Autostrade per l’Italia, Metropolitana Milanese, il comune di Milano, la provincia di Arezzo e altri ancora. La nuova sfida per l’azienda sarà quella di realizzare la tratta C: l’intervento in questione ha una lunghezza di 7 km e interessa proprio i comuni di Albairate Vermezzo, Abbiategrasso e Ozzero, nella Città Metropolitana di Milano. Il punto d’inizio (o di arrivo) sarà invece il nuovo ponte sul Ticino di Vigevano, dove la strada si innesterà alla viabilità ducale.

La gara d’appalto era arrivata il 28 dicembre dello scorso anno e le ditte interessate a partecipare hanno avuto tempo fino al 27 febbraio per la domanda.

IL COMMENTO Negli ultimi giorni, anche in seguito a un’impasse che stentava a smuoversi, l’amministrazione vigevanese si era mossa per avere qualche news a riguardo. «Qualche giorno fa ho sentito il ministro Matteo Salvini per chiedergli di interessarsi al tratto C della strada» rivela Andrea Ceffa, sindaco di Vigevano. Il primo cittadino, pur essendo ovviamente soddisfatto di questo primo risultato, non è ancora pronto per cantare vittoria definitivamente: «Con i tribunali non si può mai sapere… – è il commento di Ceffa, riferito ai ricorsi al Tar del Lazio presentati da alcuni esponenti del “fronte del no” – questo è un primo passaggio, ma è importante, in questo modo ci si porta avanti con l’iter per poter partire non appena sarà possibile». Nessuna previsione sulle tempistiche: la speranza però è che il cantiere possa partire entro la fine dell’anno.

Alessio Facciolo

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