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Vigevano-Malpensa, lettera a Fontana: «La vogliono bloccare»

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VIG AMM superstrada vigevano-malpensa
la SS336 della Malpensa, a cui si collegherebbe la Vigevano-Magenta

Un incontro tra Ministero e Anas per bloccare la realizzazione della Vigevano-Malpensa in programma entro fine mese. E’ questo l’allarme che lancia il sindaco di Vigevano Andrea Sala a seguito di alcune indiscrezioni giunte direttamente dalla Capitale: rumors che il primo cittadino ducale avrebbe considerato così attendibili da allertare con una lettera Attilio Fontana, presidente della Lombardia escluso però da questo meeting. «Mi giungono voci da Roma, che ritengo fondate, che la Struttura Tecnica di Missione presso il Ministero delle Infrastrutture voglia organizzare per il prossimo 30 luglio un incontro con il Ministero stesso e Anas finalizzato a bloccare la tratta A e C del progetto, escludendo dall’incontro regione Lombardia» si legge nella lettera inoltrata a Fontana da Sala. A favore di quest’operazione, sempre secondo il sindaco di Vigevano, sarebbe pronto a scendere in campo un «pool di “esperti” vicini politicamente all’area di governo».

La richiesta al presidente lombardo di «verificare se tali segnalazioni corrispondano al vero» va incontro agli interessi della stessa Regione, che non più tardi di qualche settimana fa aveva dichiarato l’opera prioritaria; a seguito di quelle dichiarazioni, però, avevano iniziato a susseguirsi voci (rilanciate durante una conferenza stampa tenuta dai consiglieri regionali del M5S Simone Verni e Massimo De Rosa) riguardo a una volontà del Ministero delle Infrastrutture di ripensare l’opera. Al momento la strada è ferma alla sentenza del Tar di Milano del gennaio scorso che, accogliendo il ricorso del Parco del Ticino, aveva rilevato un vizio di forma nella presentazione della Via (Valutazione d’impatto ambientale). Il documento rivisto e corretto sarebbe in attesa d’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente: una eventuale presa di posizione da parte del MiT sulla riprogettazione dell’opera rappresenterebbe quindi un atto politico, slegato dall’iter attuale che sarebbe di fatto cancellato.

Af

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