Non si placa la polemica sui servizi appiedati della Polizia locale di Vigevano, che ha provocato un vivace dibattito, alimentato dalle azioni dei sindacati contro le modalità di esecuzione disposte dal comandante Giuseppe Calcaterra e dall’assessore alla Sicurezza Nicola Scardillo. La questione ha raggiunto un punto critico durante il tentativo di conciliazione tenutosi presso la prefettura di Pavia a metà luglio, dove le posizioni dell’Amministrazione comunale e della Polizia locale sono state fortemente contestate dai rappresentanti sindacali.
CRITICHE AD ASSESSORE E COMANDANTE In particolare, il dito è puntato sulle dichiarazioni e le decisioni prese sia dall’assessore alla Sicurezza che dal comandante, accusati di non rispettare le disposizioni vigenti. Nello specifico, denunciano che l’assessore
ha oltrepassato il proprio ruolo istituzionale affermando che il servizio appiedato viene svolto in sicurezza e che gli operatori non sono obbligati a intervenire in situazioni rischiose, potendo richiedere supporto.
Secondo i sindacati, queste affermazioni rientrano nelle competenze organizzative del comandante della Polizia municipale e non dell’assessore. Sempre secondo i sindacati, il comandante Calcaterra, ignora invece «le specifiche richieste di valutazione dei rischi, limitandosi a giustificare il servizio appiedato come una risposta al calo della qualità e quantità del servizio esterno, con una media di sanzioni inferiore agli anni precedenti». Da qui il sospetto che il servizio appiedato sia stato introdotto per fini produttivi e punitivi.
CONDIZIONI DI LAVORO INADEGUATE Uno dei punti cruciali sollevati dai sindacati riguarda le condizioni di lavoro degli agenti coinvolti nei servizi appiedati. Questi servizi prevedono un pattugliamento ininterrotto per sei ore con itinerari specifici che coprono circa 10 km e il trasporto di un carico di oltre 6 kg. Tali condizioni, sempre secondo i sindacati, espongono gli agenti a rischi significativi di infortuni e malattie professionali. Sebbene in una disposizione dell’8 maggio, il comandante Calcaterra, abbia affermato che il personale appiedato non è tenuto a circolare continuamente e può accedere a qualsiasi ufficio comunale per necessità fisiologiche, la realtà operativa appare diversa.
SOSTE INADATTE Gli agenti, sostengono i rappresentanti di Sulpl e Uil, sono spesso costretti a pattugliare senza soste adeguate, mettendo a rischio la loro salute. Le rappresentanze sindacali sottolineano che il comandante Calcaterra non ha rispettato la Legge Regionale n. 6 del 2015, dove è previsto che i servizi di pattugliamento esterni debbano essere svolti da almeno due operatori, collegati permanentemente alla centrale radio per eventuale supporto. Per queste ragioni, infine, i sindacati si riservano il diritto di intraprendere ulteriori iniziative per tutelare i lavoratori della Polizia locale di Vigevano.
LA PAROLA AL SINDACO «Non entro nel merito delle questioni sindacali e nel merito di quelle interne al comando stesso – dichiara il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa – e non posso occuparmi delle polemiche: riguardo al servizio però sto notando che molti cittadini si stanno mostrando soddisfatti. Vedere agenti della polizia locale svolgere servizi e turni a piedi consente ai vigevanesi una maggiore percezione di sicurezza. Questo è un tema che è stato affrontato durante gli incontri che ho avuto con la cittadinanza e al quale come amministrazione abbiamo dato risposta».
Massimo Sala
Edoardo Varese