Un evento che ha raccolto un’ampia partecipazione, confermando l’importanza dei momenti di raccoglimento e riflessione nel cammino quaresimale.
RIFLESSIONE Sono gli esercizi spirituali di Quaresima che si sono svolti il 6, 7 e 8 marzo presso il salone delle conferenze di via Dante a Mede, con padre Adriano Cavallo, dell’ordine dei frati predicatori Domenicani. Gli incontri si sono tenuti in due momenti della giornata, alle 16.30 e alle 21, offrendo ai fedeli l’opportunità di approfondire il significato della Quaresima attraverso meditazioni e riflessioni spirituali. L’iniziativa, inserita nel cammino quaresimale della comunità parrocchiale, è stata pensata per offrire ai partecipanti uno spazio di silenzio e preghiera, un tempo dedicato all’interiorità, lontano dalla frenesia quotidiana. Un’occasione per fermarsi e riflettere sul senso più profondo della fede, lasciandosi guidare dalle parole di padre Cavallo, che con il suo carisma e la sua preparazione ha saputo toccare il cuore di molti. Il primo incontro, svoltosi giovedì 6 marzo, ha avuto come tema “Pellegrini di Speranza”. Padre Cavallo ha guidato i partecipanti in una riflessione sulla speranza cristiana, sottolineando il cammino di fede che ogni credente è chiamato a percorrere. Attraverso riferimenti biblici e suggestioni artistiche, ha evidenziato come la speranza non sia solo un sentimento passeggero, ma un’attitudine profonda che sostiene il credente nei momenti di prova.
Venerdì 7 marzo è stato affrontato il tema “Il mistero della croce. La divinità inammissibile”.
LA FOLLIA DELLA CROCE Durante questa meditazione, il sacerdote ha esplorato il significato profondo della croce, ponendo l’accento sulla difficoltà di comprendere il sacrificio di Cristo e la sua divinità. La croce, scandalo per alcuni e follia per altri, è invece il cuore del messaggio cristiano: il segno dell’amore assoluto di Dio per l’umanità. Attraverso immagini evocative e richiami alla storia della Chiesa, padre Cavallo ha aiutato i presenti a entrare nel mistero del dolore redentivo. L’ultimo incontro, tenutosi sabato 8 marzo, ha avuto come titolo “Il sangue che salva“. In questa occasione, Padre Cavallo ha parlato del valore redentivo del sacrificio di Gesù, sottolineando l’importanza della Passione e del sangue versato per la salvezza dell’umanità. Il sangue di Cristo, segno di un dono totale, diventa per i credenti fonte di vita nuova, un invito a lasciarsi trasformare dalla grazia e a vivere un’esistenza segnata dall’amore e dal servizio agli altri. Tra i partecipanti, molti hanno condiviso l’intensità e la profondità dell’esperienza vissuta. «Non avevo mai vissuto gli esercizi spirituali nella quotidianità. – racconta Mariagrazia, che ha partecipato all’evento – Ogni giorno, fosse pieno di luce o di freddo che rinvigorisce, nella variabilità climatica che ha caratterizzato il periodo, aspettavo il momento per “stare in disparte” con il Signore che, fedele, mi attendeva. Attraverso le opere artistiche padre Cavallo, magistralmente, ci faceva pensare sui tre filoni: la speranza, la croce, il sangue, il nostro modo di vivere personale e comunitario. Credo di poter riassumere queste ore, forse troppo brevi, con un solo termine: grazia».
Davide Zardo