Il Pnrr potrebbe essere la svolta anche per il territorio di Vigevano e della Lomellina, a patto di essere pronti a giocare la partita. L’Araldo ha chiesto agli amministratori di Vigevano, Garlasco e Gambolò come si stanno preparando.

Gds, Md, Dz

1. Vigevano, Ceffa: «Presto una cabina di regia per i progetti»

La diretta del sindaco Ceffa
il sindaco Ceffa

Vigevano vuole farsi trovare pronta e avrà una cabina di regia apposita per gestire il Pnrr.

Il sindaco Andrea Ceffa tiene a sottolineare l’aderenza del programma elettorale con i cardini del Next Generation Italia: digitalizzazione e riconversione.

«La bozza – dichiara il primo cittadino – non si può discostare degli assi del Recovery fund, che mettono al centro digitale e green, si tratta di due elementi che si ritrovano anche nelle linee generali del mandato di questa amministrazione. Quello che vorrei evitare sono le estremizzazioni, va bene la transizione ecologica, che è una necessità, ma questa deve essere intesa come motore di sviluppo e non come un freno, superando posizioni ideologiche».

Tra l’altro già in campagna elettorale avevo annunciato la costituzione di una struttura ad hoc per sviluppare piani di ampio respiro per la città; proprio in questi giorni mi sto confrontando col Dirigente competente per definire la struttura e le modalità di selezione».

IL COMITATO La “governance” dovrebbe essere affidata a poche figure: il sindaco, il presidente di Asm Energia Carlo Alberto Carnevale Maffè, un paio di figure professionali da individuare al di fuori dell’ambito vigevanese. «La figura di Carnevale Maffè – spiega Ceffa – la ritengo importante sia per la competenza che ha e perché Asm dovrebbe essere il braccio operativo di questa cabina di regia».

Relativamente alle altre figure, non sarà previsto un compenso e vorrei che fossero esterne alla città e dotate di competenze specifiche, da loro vorrei un punto di vista più ampio e la capacità di dare una visione di lungo termine

Due i nodi da sciogliere, con quale formula attivare l’organismo che «non rientra tra quelli canonici» e come coinvolgere le figure esterne, che dovrebbero partecipare a titolo gratuito. Una strada percorribile potrebbe essere quella dei contatti sviluppati da Rete Cultura attraverso il “Festival delle trasformazioni”, che da anni mette al centro della sua riflessione le città di medie dimensioni coinvolgendo sia professionisti sia amministratori che hanno già affrontato la transizione digitale ed ecologica dei loro Comuni.

RINFORZI Altrettanto importante sarà individuare le figure da inserire nella macchina comunale nei prossimi mesi e anni, così da rafforzare la Pa almeno a livello cittadino. «Nel piano occupazionale – commenta il sindaco – approvato in Consiglio comunale è previsto l’arrivo di un dirigente a tempo determinato che dovrà seguire un progetto specifico, la digitalizzazione a livello trasversale dell’ente, tanto interna quanto esterna, dialogando anche con le partecipate per lo sviluppo dei servizi alla città». Accanto ai “generali”, serviranno anche ufficiali da campo: «In diversi settori vorremmo inserire persone con competenze informatiche; a livello teorico sarebbe bello averne almeno uno per settore, sappiamo che non è possibile, ma siamo consapevoli che questi passaggi diventeranno obbligati nel giro di pochi anni. Altre figure che abbiamo già integrato sono quelle di architetti e geometri per la gestione dell’edilizia privata e dell’urbanistica. Il problema è che questi professionisti spesso preferiscono operare nel settore privato, in cui i compensi sono maggiori». Gds

2. Gambolò, Costantino: «Sì alla transizione, no al “modello Greta”»

il sindaco Costantino

La bonifica dell’ex area Metalplast è una delle aree d’intervento di Gambolò che verranno interessate dal Next Generation Italia. Lo afferma il sindaco Antonio Costantino dopo aver letto la bozza di oltre 170 pagine presentata alla Camera dei deputati. «Ho discusso alcuni passaggi con l’onorevole Marco Maggioni – spiega Costantino – e devo dire che».

mi sembrano discorsi alla “Greta Thunberg”, fatti da ambientalisti che non hanno una visione del sistema d’equilibrio della società

Parola chiave, digitalizzazione: «Verranno investiti 48,7 miliardi di euro su banda larga e 5G, ma se è vero che 5 milioni di italiani perderanno lavoro, a quali aziende faremo fare queste innovazioni?». Sulla rivoluzione “verde” e sulle risorse green verranno invece impiegati 34 miliardi. «Mi sembra fumo negli occhi, quando Cina e India hanno la responsabilità di una grande percentuale di inquinamento. E quello che accade in Cina ha ripercussioni in Russia e in Europa. Si parla tanto poi di economia circolare sui rifiuti, ma ci sono siti contaminati come  la Metalplast, 90 tonnellate di rifiuti radioattivi a Parona, lIlva e questo non viene messo in evidenza».

TROPPO VISIONARIO Capitolo Infrastrutture e mobilità: «Vogliamo potenziare la rete ferroviaria per portare l’alta velocità al Sud, ma se non si interdigitalizza il trasporto su gomma, come si fa? Da una parte si incentivano le strutture per favorirlo, dall’altra ce le tolgono». Istruzione e ricerca: «La scuola deve proporre e il mondo del lavoro accogliere. Il numero chiuso della facoltà di Medicina non rientra all’interno di una normale richiesta sanitaria, ma di beceri tagli allo Stato. Bisogna fare corsi di formazione per i medici affinché sappiano usare certi macchinari». Macchine a idrogeno: «Se le realizzeranno non serviranno più gli idrocarburi. Ma anche riconvertendo le raffinerie senza licenziare il personale, si creerebbe un problema ambientale di siti pericolosi da bonificare. Vale la pena di spendere in Europa per diminuire le emissioni dell’1% o è meglio intervenire in Cina e in India?».

IN CITTA’ Uscendo dal dibattito nazionale e passando a quello locale, quali sono le aree d’intervento che interessano più da vicino Gambolò?

La bonifica Metalplast, la viabilità di tutta la provincia, e nelle fognature comunali la separazione delle acque bianche da quelle nere

Il Pnrr prevede un potenziamento della pubblica amministrazione per superare le lacune legate al blocco del turn over e all’assenza di competenze specifiche. Quali sono le figure professionali di cui ha bisogno il Comune, anche per poter partecipare al piano d’investimenti e portare a termine i progetti? «L’innovazione digitale va sempre bene, ma il personale comunale ha dei vincoli di assunzione, e io come sindaco devo decidere, per esempio, se assumere due spazzini o un laureato in urbanistica. Se mando persone con 35 anni di anzianità, devo fare i conti col fatto che saranno meno ricettive di un laureato. Il turn over deve essere fatto con i giovani. Il limite di queste politiche è che viaggiano a compartimenti stagni, senza una visione d’insieme». Si prevede l’attivazione di una delega ad hoc o di una cabina di regia per la gestione delle attività legate al piano? Se sì, come sarà composta o a chi sarà affidata? «Abbiamo attivato uno sportello lavoro per incrociare le richieste di aziende e persone. Poi c’è il discorso delle bonifiche, col primo lotto della Metalplast. Non appena avremo decodificato le azioni dello Stato sui Comuni faremo un discorso di consulenza con l’assessore competente». Dz

3. Garlasco, Santagostino: «Testo molto tecnico, per i comuni piccoli servono competenze specifiche»

18 GAR Francesco Santagostino
l’assessore Santagostino

Sul nuovo documento “Next Generation Italia” il Comune di Garlasco si esprime attraverso l’assessore al territorio Francesco Santagostino. Un’indicazione governativa che per il momento è vista come qualcosa da interpretare e da valutare con attenzione e tempo.

Ho letto il documento del governo nelle parti generali, si tratta sicuramente di un testo importante, ma molto tecnico e forse di non facile applicazione per i paesi e realtà medio piccole come le nostre

MEDICINA DI PROSSIMITA’ Per il discorso riguardante gli interventi da condurre a termine il componente della giunta di piazza della Repubblica ha le idee chiare: «Le aree di intervento per Garlasco da potenziare in futuro sono sicuramente gli aspetti ecologici e gli aspetti legati alla salute con il potenziamento delle infrastrutture sanitarie». Il discorso è ampio e coinvolge certamente un progetto che potrebbe avere un interesse di notevole rilevanza anche per realtà territoriali periferiche, ma che storicamente rappresentano realtà produttive importanti. Garlasco con i suoi quasi 10mila abitanti ne è senz’altro un simbolo e potrebbe trovarvi un volano.

OCCUPAZIONE Il tutto si inquadra anche nell’ottica di una maggiore forza lavoro. «Per potenziare la forza lavoro comunale – sottolinea da questo punto di vista Santagostino – sarebbe utile investire in una persona che ricopre la carica di dirigente/manager e che quindi possa far fare un salto di qualità alla struttura comunale portandola verso una gestione più imprenditoriale. Così facendo sarebbe possibile applicare con maggiore facilità ed in maniera più precisa le opportunità previste nel Piano Next Generetion Italia». (Md)