Anche Vigevano e la Lomellina iniziano il nuovo anno nella morsa dell’influenza. Numero di casi che ha raggiunto una curva alta nell’ultima settimana del 2024 e nella prima del 2025, ma che non vede ancora la parola “fine”.

CASI «Attualmente ci troviamo nella fase alta della curva – commenta Alessandro Rubino, medico di famiglia e vicesegretario provinciale Fimmg – e ancora non si vede la discesa di questo picco, quindi significa che potrebbe sì calare, ma che potrebbe anche aumentare nel corso dei prossimi giorni». Una forma di influenza, quella di questo inverno, che il medico consiglia «di non sottovalutare», soprattutto per quanto riguarda la sua durata. «Quest’anno siamo di fronte a episodi di influenza molto lunghi – racconta il medico di medicina generale – con casi di febbre molto alta e sintomatologia che dura fino a quindici, diciotto giorni. Una durata che comunque non è legata alla gravità della patologia». La terapia di solito prevede antipiretici e antinfiammatori come paracetamolo e ibuprofene, gli antibiotici invece non sono assolutamente consigliati in quanto l’influenza è un’infezione virale e non batterica; l’assunzione di questi ultimi deve avvenire dietro prescrizione medica solo qualora la malattia respiratoria sia causata da un batterio.
COVID Sebbene si punti il dito solo contro il virus influenzale, bisogna tenere a mente che anche il Covid-19 fa ancora la sua parte e la sola cura di supporto non è sufficiente. «Tra i tanti pazienti colpiti, molti hanno il Covid-19, virus difficile da distinguere dalla normale influenza a causa della sintomatologia molto simile – continua Rubino – In queste situazioni, un ruolo importante viene ricoperto dall’uso del tampone, strumento che dà la possibilità non solo di capire se si tratta di coronavirus, ma che permette al medico di famiglia di intuire se si trova di fronte ad altre forme virali». Nonostante sia stato uno strumento che i più hanno conosciuto nel corso della pandemia, il tampone resta quindi fondamentale per capire a fondo il virus o batterio da cui si è affetti e decidere una cura mirata. «L’uso del tampone sia per il Covid-19, sia per l’influenza ci dà un grosso aiuto sulla terapia, soprattutto per quanto riguarda le persone più anziane e fragili». Nel caso di tampone positivo al Covid-19
la cura è l’antivirale, ma in caso di tampone negativo è necessario fare un ragionamento su una possibile infezione batterica e quindi sulla somministrazione di un antibiotico. In ogni caso, è meglio andare a fondo per capire bene a cosa siamo di fronte e come possiamo curarlo nel modo più mirato possibile.
VACCINI Ma contrastare l’influenza stagionale è possibile anche grazie alla campagna vaccinale. «Quest’anno sono stati somministrati parecchi vaccini rispetto agli scorsi anni – dichiara Rubino – Io personalmente ho vaccinato circa 350/400 pazienti su 1500, registrando un’adesione più alta rispetto al 2024». Nonostante le persone che hanno deciso di vaccinarsi siano aumentate, i passi da fare sono ancora molti. «Anche per quanto riguarda i miei colleghi ci sono state molte più persone che si sono sottoposte al vaccino, ciononostante siamo ancora molto distanti dai risultati desiderati, tanto che l’attuale copertura vaccinale è nettamente insufficiente».
Rossana Zorzato