I medici di famiglia e i cittadini boicottati dal sistema Siss. Continuano i disservizi al sistema informatico che impediscono ai medici di medicina generale di effettuare ricette e prescrizioni ai propri pazienti. Un malfunzionamento importante per cui, oltre a togliere tempo prezioso al lavoro dei sanitari, non si conosce nemmeno la causa.
DISAGIO «La scorsa settimana è stata disastrosa – commenta Giorgio Rubino, medico di famiglia e presidente di Amf – mettendo noi medici in condizione di non lavorare per ore senza connessioni. È un problema generalizzato che non riguarda solo Regione Lombardia, ma anche tante altre regioni d’Italia. Il problema principale è che, oltre al disagio, nessuno si preoccupa di dirci il perché di questi continui malfunzionamenti».
FREQUENZA Il cuore del sistema sanitario smette quindi di battere, casualmente sempre in alcuni giorni della settimana. «Il lunedì è la giornata in cui spesso succede che il Siss non funzioni – prosegue Rubino – Anche questo lunedì, dalle 7.30 del mattino fino alle 11, non abbiamo avuto possibilità di lavorare, giorno per noi più critico perché arrivano centinaia di richieste da parte dei pazienti». Quindi tutte le ricette elettroniche, così come le prescrizioni di visite o giorni di malattia, sono messe in stand-by o, nella migliore delle ipotesi, scritte su cartaceo. «Nel nostro piccolo cerchiamo comunque di fare qualcosa per non gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini – conclude Rubino – e quindi alcune ricette le riusciamo a scrivere cartacee. Il problema è che il paziente è poi costretto a recarsi in ambulatorio per poter ritirare la prescrizione, mentre con il sistema Siss funzionante la riceverebbe comodamente via mail».
Rossana Zorzato