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Il Pd di Vigevano: «Servono i dati di Ats»

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La sede pavese dell'Ats
La sede dell'Ats di Pavia

Il Partito democratico fa un appello alla politica vigevanese per unirsi e chiedere ad Ats di Pavia i dati dell’epidemia, dando agli amministratori e alla cittadinanza le informazioni necessarie per non agire alla cieca. «Vogliamo conoscere la situazione reale in città – si legge nella lettera aperta rivolta alle altre forze cittadine – altrimenti come possiamo prendere decisioni per la collettività?». Di fatto i sindaci non sanno quanti tamponi sono stati fatti nelle città che amministrano e pertanto non sono a conoscenza della diffusione effettiva del contagio nelle loro città. Per questo il segretario dem Alessio Bertucci fa un appello ai colleghi degli altri partiti e a nome del Pd chiede «a tutte le forze politiche e civiche vigevanesi di sostenere questa battaglia per la pubblicazione sul sito di Ats di Pavia di dati fondamentali per la gestione della fase 2». Nel dettaglio si domanda di rendere noto il numero dei contagiati per ogni città, il numero degli attuali positivi suddiviso per Comune, il numero dei decessi per coronavirus suddiviso per Comune, il numero dei guariti per città, il numero dei tamponi eseguiti suddivisi per Comune e la percentuale di positività al virus. Il testo fa riferimento esplicito alle due lettere inviate dall’Associazione giornalisti “Rolandi” ad Ats e Prefettura, di cui ricalca alcune richieste, e riprende analoghe iniziative fatte da Cgil, Cisl e Uil a livello locale e dalla Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) a livello lombardo. L’esigenza di avere queste informazioni, secondo il Pd ducale, è tanto più forte «in questo momento in cui Regione Lombardia ha dato via libera ai tamponi a tappeto per chi ha una temperatura di 37.5 gradi, ma non sappiamo neppure quanti se ne riescono a fare in Provincia e i medici di famiglia non riescono a farsi fare i tamponi per i pazienti malati a casa». L’invito è alla «trasparenza anche per quanto riguarda i contagi e le morti nelle Rsa».

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