Un altro prelievo di impronte. Dopo il prelievo del 14 marzo, il nuovo indagato Andrea Sempio per l’omicidio di Chiara Poggi, la ragazza uccisa a Garlasco nell’agosto 2007, è tornato a sottoporsi all’esame delle impronte digitali. Nella prima occasione si è verificato un problema con lo scanner e Sempio è stato richiamato a Milano, nella caserma dei carabinieri, per fornire di nuovo le impronte digitali. Questa volta è stato utilizzato il vecchio metodo dell’inchiostro. Le indagini per il delitto di Garlasco sono state riaperte su impulso della difesa di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, che sta scontando la pena per l’omicidio. Al terzo tentativo (Sempio è già stato archiviato due volte) la procura ha disposto, sulla base delle indagini difensive degli avvocati di Stasi, il prelievo del dna del commesso di Garlasco, amico del fratello di Chiara. Il dna è risultato compatibile con la fotografia digitale di quello che era sulle unghie di Chiara, e la procura di Pavia ha disposto un incidente probatorio.

RICUSATI I PERITI L’incidente probatorio, cioè una serie di indagini irripetibili alla presenza di accusa, difesa e parti offese, si è aperto il 9 aprile con la nomina dei periti. La procura ha nominato come perito il genetista pavese Carlo Previderè, la difesa l’ex generale dei Ris Luciano Garofano, e la procura Emiliano Giardina, che aveva indagato sull’omicidio di Yara Gambirasio. Proprio alcune dichiarazioni di Giardina, in un’intervista alla trasmissione Le Iene, sul caso di Garlasco hanno spinto la procura a ricusare il perito. La ricusazione è stata accettata dal giudice per le indagini preliminari, che l’aveva scelto, e sono stati nominati Denise Albani e come perito dattiloscopico Domenico Marchigiani. L’udienza per il conferimento dei nuovi incarichi è stata fissata per il 16 maggio alla procura di Pavia. Si prevede una durata dell’incidente probatorio di alcuni mesi. Oltre al dna verranno analizzati una serie di reperti, che già in passato erano stati sequestrati a casa Poggi e a casa Stasi, che in alcuni casi sono stati anche già analizzati. All’incidente probatorio potrà partecipare anche la difesa di Stasi.
STASI IN SEMILIBERTÀ Stasi già da tempo lavora fuori dal carcere come contabile. Ha chiesto e ottenuto al tribunale di sorveglianza di Milano la semilibertà venerdì 11 aprile. Svolgerà attività di reinserimento sociale.
Andrea Ballone