Pieve del Cairo e l’Università del Politecnico di Milano. Una collaborazione che porterà una cinquantina di studenti della facoltà di architettura dell’ateneo meneghino a elaborare alcuni progetti sulla possibile riqualificazione di piazza Corte Grande, attualmente usata solo come ampio parcheggio e come sede del mercato settimanale del sabato.
IL POLITECNICO Un accordo, quello tra l’ufficio tecnico comunale e l’università milanese, che si è concretizzato martedì 29 ottobre con una prima visita degli studenti al centro lomellino. «Pieve diventerà un caso di studio da parte del Politecnico – spiega il sindaco Niccolò Capittini – su come operare per la riqualificazione e lo sviluppo delle cosiddette aree interne. Siamo molto lieti che il nostro paese possa riaccendere delle “scintille” ed entrare nel merito delle problematiche legate al recupero di zone dismesse». Corte Grande, un complesso acquisito in parte dal Comune ed in parte di proprietà privata, per un’estensione di oltre 12mila metri quadrati in pieno centro, fu a suo tempo la sede dell’azienda agricola di Castello Beccaria. «Ci vorranno alcuni anni di studi e lavori per ridare dignità a un’area che diverrà un punto di riferimento per Pieve – spiega il sindaco – Dovremo prima di tutto acquisire i porticati e alcune zone perimetrali attraverso operazioni di permute e di razionalizzazione delle proprietà. Abbiamo aperto un dialogo con i proprietari di parti dell’area, che si sono dimostrati disponibili alla trattativa».
L’obiettivo è intervenire con graduali opere di risanamento anche attraverso l’utilizzo di eventuali murales che potrebbero abbellire gli spazi e i porticati.
I PROGETTI Un piano graduale che durerà negli anni per un importo oggi valutabile sui 2 milioni di euro, acquisibili attraverso bandi comunitari e regionali di cui almeno 200mila euro da investire nel recupero dei porticati. «L’accordo col Politecnico – spiega il geometra Gabriele Moro, responsabile dell’ufficio tecnico di Pieve del Cairo – è stato pensato perché si è ritenuto utile per gli studenti pensare a una riqualificazione delle ex cascine di Corte Grande, dove si trova una ex stalla che presenta singolari caratteristiche architettoniche. La fantasia dei ragazzi potrà essere di spunto per pensare a un utilizzo creativo degli spazi, in modo da fare qualcosa di più del solito giardinetto e partecipare a eventuali bandi regionali. Non potremo usare direttamente i progetti degli studenti, perché si tratta di documenti che per essere realizzati devono essere firmati da professionisti. Gran parte degli studenti è al terzo anno, ma due ragazze stanno già preparando la tesi di laurea, una su Corte Grande, l’altra sulle cascine lomelline».
Davide Zardo