Nasce il bosco urbano “Cantalupo” di Mede, in un luogo che negli anni passati era una discarica comunale. L’inaugurazione in località Castelletto è avvenuta domenica con i rappresentanti di Comune, Legambiente, Scout Agesci, Avis, Amici della biblioteca, Fucina di San Rocco, Lions Club Mortara Mede Host, Leo Club Biraga, Ricordando Andrea.
IL BOSCO Un grande passo avanti per Legambiente e per altre associazioni di volontariato, ognuna delle quali ha deciso di prendere 50 piante offerte dall’Ente regionale per i servizi all’agricoltura e le foreste (Ersaf) che sono andate a creare un bosco didattico, aperto a visite scolastiche, per mostrare com’erano le selve di una volta. Il primo passo è stato compiuto il 21 novembre 2021, quando una trentina di persone, tra cui il sindaco Giorgio Guardamagna e il presidente della Consulta del volontariato, Carlo Faita, hanno percorso una camminata ecologica dal parco Baden Powell alla località “Quattro laghi” per piantare quattro nuove essenze. «Un nuovo bosco legato idealmente a quello creato molti anni fa – ha detto la presidente del circolo Legambiente di Mede, Tamara Zedda – fortemente voluto come azione di contrasto all’emergenza climatica e per salvaguardare la biodiversità presente in zona».
Un progetto ideato con passione, per creare anche un percorso didattico per le scolaresche, dedicare un albero a una persona cara o a un evento.
NUOVE PIANTE Durante l’inaugurazione saranno messi a dimora definitiva nuovi alberi, per continuare il percorso di creazione di un bosco condiviso per la comunità. «Attraverso l’esplorazione del bosco – continua Zedda – intraprenderemo un percorso per conoscere le specie autoctone del nostro territorio e riscoprire l’ambiente che ci circonda. Chiunque volesse partecipare alla custodia del bosco, potrà scegliere una pianta di cui prendersi cura direttamente. Inoltre, con una donazione libera al nostro centro di educazione ambientale, si potrà contribuire alla realizzazione dei pannelli illustrativi e all’acquisto di tutto il materiale necessario per il mantenimento e la cura del bosco. Ogni partecipante avrà un attestato di custode della pianta che ha scelto e riceverà il rendiconto delle spese sostenute annualmente».
EX DISCARICA Il bosco è posizionato su una discarica che ha distrutto negli anni passati la biodiversità paludosa di un angolo di Mede molto caratteristico. Da qui il desiderio di una rinascita che non potrà fare altro che bene all’ambiente. «CamminaForesteUrbane – ha spiegato Tamara Zedda – aveva lanciato un appello rivolto ai cittadini: aderendo, ciascun firmatario ha espresso la volontà di prendersi cura degli alberi e della natura, di voler contribuire attivamente a custodire il verde pubblico con attenzione e lungimiranza, e di chiedere alle amministrazioni pubbliche di estendere e far vivere nuove foreste urbane avviando processi di collaborazione e cura partecipata. Gli alberi sono il futuro migliore per le nostre vite e le nostre città».
Davide Zardo