Un progetto per la autoproduzione di energia rinnovabile. È quello che Pavia Acque intende avviare grazie all’installazione di undici impianti fotovoltaici distribuiti strategicamente sul territorio della provincia di Pavia, con una potenza complessiva superiore ai 500 kW.
RISPARMIO DEL 20% Con questa infrastruttura si stima che l’azienda riuscirà a produrre circa 550 MWh all’anno, con un risparmio energetico del 20%, equivalente a una riduzione dei costi di circa 3 milioni di euro. Tra i siti individuati per l’installazione dei pannelli solari, spicca un’area di 8mila metri quadrati situata nelle vicinanze del depuratore e della piazzola ecologica di Mede. Questo spazio, ritenuto strategico per l’efficienza dell’impianto, è stato concesso in comodato a Pavia Acque a un canone annuo di 50mila euro. «Abbiamo deciso di cedere il terreno all’azienda – spiega il sindaco di Mede, Giorgio Guardamagna – affinché possa alimentare autonomamente la propria centralina, abbattendo i costi energetici e garantendo un approvvigionamento più sostenibile». Già nel luglio 2024, la presidente di Pavia Acque, Karin Eva Imparato, aveva sottolineato l’importanza di investimenti mirati alla riduzione dell’impatto ecologico delle attività aziendali:
La nostra attenzione alla sostenibilità ambientale è costante e il contenimento dei consumi energetici rappresenta una priorità. Il nostro obiettivo è ridurre le spese operative attraverso l’impiego di fonti rinnovabili, liberando risorse che potranno essere reinvestite in progetti innovativi.
TECNOLOGIE AVANZATE L’azienda punta all’adozione di tecnologie avanzate per il recupero dell’energia dai processi di depurazione, contribuendo così alla decarbonizzazione del settore idrico. Il progetto, che si inserisce in un più ampio piano di transizione energetica a livello provinciale e regionale, potrebbe rappresentare un modello per il territorio. L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre la dipendenza da fonti energetiche tradizionali, spesso soggette a oscillazioni di prezzo e criticità geopolitiche; dall’altro, promuovere una cultura della sostenibilità, sensibilizzando cittadini e imprese verso un uso più responsabile delle risorse.
Davide Zardo